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Wilier Taiwan

Redazione

Wilier Triestina alla conquista dell'Asia

Wilier Triestina amplia la sua rete distributiva in Estremo Oriente, tramite Youn Live, l’azienda taiwanese acquistata al 100% nel 2021 dalla società italiana. Sono stati aperti i primi quattro flagship store in Cina e uno a Taipei City, a Taiwan. Altre aperture sono in programma a Shanghai e Pechino nei prossimi mesi.

In un mercato dominato da colossi statunitensi, tedeschi e appunto asiatici, l’azienda di Rossano Veneto (Vicenza) tiene alto il nome dei produttori italiani di biciclette. Doppiamente significativo perché l’impresa fondata nel 1906 da Pietro Dal Molin e rilanciata dalla famiglia Gastaldello, che la gestisce con i fratelli Andrea, Enrico e Michele è l’unica di questo segmento di mercato a rimanere saldamente in mani italiane. Wilier negli anni si è specializzata sempre più nella produzione di alta e altissima gamma (strada, gravel, mountain bike e pedalata assistita) con 28 mila biciclette realizzate all’anno e un fatturato di oltre 70 milioni. Una crescita notevole se si pensa che nel 2019 il giro d’affari annuo era di 45 milioni. Attualmente il mercato estero rappresenta l'80% del fatturato grazie soprattutto alle vendite in Germania, Francia, Benelux, Spagna e Austria. L'Est Europa e la Scandinavia sono in crescita.

Enrico Gastaldello, ceo e direttore commerciale, fotografa la strategia: “Dal 2019 siamo in crescita costante grazie allo sviluppo di nuovi prodotti e alle nostre strategie di mercato. L’obiettivo ora è quello di consolidare i risultati raggiunti e di affacciarci così, con anche maggiore forza, sui nuovi mercati dove sappiamo che la qualità dei nostri prodotti può fare la differenza. Nei miei viaggi in Cina, negli ultimi due anni ho respirato un fermento senza pari attorno al mondo bici, ed è una soddisfazione per tutti noi vedere quanta passione graviti attorno al nostro marchio, che è riconosciuto innanzitutto per l’alta qualità, poi la sua straordinaria storia, inoltre per la nostra cultura sportiva e, non ultimo, per il fascino che il brand Italia sa esercitare".