Immagine

Vi racconto la mia sfida! Il reality di Bike Channel visto da uno dei protagonisti
Martyn Anderson, uno dei ragazzi protagonisti del reality prodotto da Bike Channel "Milano-Roma: La Sfida" racconta a distanza di qualche mese le emozioni vissute in prima persona nel primo grande reality sul ciclismo mai prodotto in Italia.
Terzo episodio: Prima Tappa
MILANO-ROMA, PRONTI VIA!
Sveglia all’alba, colazione molto semplice e poi tutti uniti davanti al Duomo per la passerella prima della partenza ufficiale. Un altro bel momento. Uniti per l’ultima volta perché da adesso siamo due squadre in gara l’una contro l’altra.
La prima tappa doveva essere Milano-Mantova ma all’ultimo minuto ci viene comunicato che l’arrivo sarà a Verona. Non lo sappiamo ancora ma le sorprese saranno all’ordine del giorno nei prossimi giorni. La Tropix parte forte e il nostro DS ci fa sapere che stiamo mantenendo una media di quasi 40 km/h; non male considerando i semafori rossi, rotonde e un po’ di vento contrario. Io cerco di stare a ruota per risparmiare un po’ di energia ma per uno come me che si allena da solo e quasi sempre sui rulli non è cosi facile e mi rendo conto che sto facendo tanta fatica inutile. Dopo qualche avventura (compreso un kilometro su strada sterrata dopo avere sbagliato direzione per la prima ma non certo l’ultima volta) e sapendo di essere in vantaggio sui nostri avversari, ci fermiamo per una sosta o picnic come l’ha chiamato dopo il nostro Alessandro!
Mi dicono che sono un po’ bianco in faccia ed effettivamente mi serva la sosta per mangiare qualcosa e cambiare i miei vestiti sudatissimi. La gamba va bene ma sto facendo troppo fatica inutile dovuta alla mia non-abitudine di stare a ruota. Dopo un quarto d’ora di pausa ripartiamo ma abbiamo perso tutto il nostro vantaggio sulla Cipollini.
Raggiunti il traguardo, la seconda sorpresa del giorno è l’annuncio che dovremo subito fare una cronosquadra di 10 km con una piccola salita all’inizio. Purtroppo la partenza viene ritardata per un’inconvenienza logistica e questa non è una buona notizia. Le mie gambe già provate incominciano a indurirsi e quando partiamo, le mie sensazioni sono pessime. Il nostro capitano pedala alla grande ma non sembra volere capire che non tutti hanno la gamba cosi buona.
Ben o male riusciamo a finire la crono e il “divertimento” è finito per il primo giorno. Una passeggiata fino allo Stadio Bentegodi e poi, vedendo i cancelli aperti, entriamo per fare un 'giro d’onore’ intorno al campo, un’altra bella emozione per quelli di noi che sono anche tifosi di calcio. Però scopriamo che quello che abbiamo fatto è piuttosto un’invasione di campo perché non abbiamo l’autorizzazione di entrare nello stadio!
Prima di andare in albergo ci viene comunicato che la Cipollini ha vinto la tappa ma che noi abbiamo vinto la prova speciale e siamo in vantaggio a punti dopo il primo giorno. Peccato per il famoso ‘picnic’ improvvisato altrimenti avremo vinto anche la gara in linea. Sul piano personale sono contento à meta: la gamba non era male ma mi sto rendendo contro che stare in gruppo (per quanto piccoli il nostro gruppo) è un’abilità che non ho. Spero di imparare strada facendo.
Quarto episodio. Seconda Tappa
ARRIVANO LE SALITE: BOLOGNA-CESENATICO, ARRIVANO LE SALITE!
Dopo il primo giorno di gara abbiamo passato una bella serata in una resort golf-clu: la cena era molto buona e Riccardo Magrini ci ha divertito con le sue storie da quando correva come professionista. Dopo essermi goduto un’ottima cena accompagnata da un paio di birre, cerco del ghiaccio per la mia gamba dolorante (ci mancava anche questo dopo solo un giorno!) e poi andiamo tutti a dormire.
Aprendo la tenda la mattina dopo, scopriamo che sta diluviando. Prendiamo la colazione con una vista spettacolare sul campo da golf. Sto sperando che la ‘sorpresa’ stamattina sia un buca prima di partire, potrebbe essere la prova speciale! Purtroppo non è cosi, ma almeno oggi troviamo il terreno che prediligo, le salite.
Partiamo per primi stamattina e la gamba destra mi fa subito male. Fortunatamente (dopo qualche consiglio dal nostro DS) gradualmente mi sento meglio e non mi crea nessun problema. Oggi però gli avversari sono tanti: la Cipollini, la pioggia e, purtroppo, la cattiva sorte. Per me personalmente c’è anche un altro ostacolo inatteso da affrontare: la prova speciale a metà percorso.
Ci fermiamo dopo una sessante di kilometri a buonissima andatura davanti a un negozio di bicicletta, dove Paolo Savoldelli ci aspetta per svelarci la prova speciale del secondo giorno: niente di troppo impegnativo; tutti i componenti delle due squadre dovranno semplicemente cambiare una camera d’aria il più veloce possibile.
Cosa potrebbe essere più semplice per un ciclista? Quando ho capito cosa dovevamo fare mi sono sentito male. Non ho mai cambiato una camera d’aria in vita mia, non serve: sui rulli e poi per strada ho sempre avuto fortuna. Sapevo già che avremo perso la prova per colpa mia e anche un sacco di punti.
Dopo pochi minuti ripartiamo sotto un autentico diluvio al punto che il fondo stradale è sott’acqua e come se non bastasse Alessandro buca e non c’è la macchina di servizio per il cambio gomma. L’acqua è cosi forte che il conduttore, Wladimir Belli, non ha visto cosa è successo. Alla fine rimaniamo fermi sotto l’acqua per quaranta minuti. La tappa è persa e quando ripartiamo, l’altra squadra ci ha già raggiunto.
Abbiamo già perso prima di fare la prima salita e anche se pedaliamo alla grande fino a Cesenatico serve solo per il morale e per rispettare la gara: i punti sono tutti per la Cipollini. Personalmente mi sono molto sollevato perché la gamba infortunata non mi da fastidio e sono riuscito a pedalare bene in salita. Due giorni consecutivi in bici sono una novità per me e sarei anche contento della mia prestazione se non fosse per la prova speciale che ho fatto alla mia squadra. Siamo già indietro ma il peggio deve ancora venire.
LEGGI IL RESTO DELLA STORIA
Primo episodio: Tutto comincia così...
Secondo episodio: un week end da Campione!
Terzo episodio: comincia l'avventura, da Milano a Verona
Quarto episodio: arrivano le salite!
Quinto episodio: una cronoscalata da Campione!
Terzo episodio: Prima Tappa
MILANO-ROMA, PRONTI VIA!
Sveglia all’alba, colazione molto semplice e poi tutti uniti davanti al Duomo per la passerella prima della partenza ufficiale. Un altro bel momento. Uniti per l’ultima volta perché da adesso siamo due squadre in gara l’una contro l’altra.
La prima tappa doveva essere Milano-Mantova ma all’ultimo minuto ci viene comunicato che l’arrivo sarà a Verona. Non lo sappiamo ancora ma le sorprese saranno all’ordine del giorno nei prossimi giorni. La Tropix parte forte e il nostro DS ci fa sapere che stiamo mantenendo una media di quasi 40 km/h; non male considerando i semafori rossi, rotonde e un po’ di vento contrario. Io cerco di stare a ruota per risparmiare un po’ di energia ma per uno come me che si allena da solo e quasi sempre sui rulli non è cosi facile e mi rendo conto che sto facendo tanta fatica inutile. Dopo qualche avventura (compreso un kilometro su strada sterrata dopo avere sbagliato direzione per la prima ma non certo l’ultima volta) e sapendo di essere in vantaggio sui nostri avversari, ci fermiamo per una sosta o picnic come l’ha chiamato dopo il nostro Alessandro!
Mi dicono che sono un po’ bianco in faccia ed effettivamente mi serva la sosta per mangiare qualcosa e cambiare i miei vestiti sudatissimi. La gamba va bene ma sto facendo troppo fatica inutile dovuta alla mia non-abitudine di stare a ruota. Dopo un quarto d’ora di pausa ripartiamo ma abbiamo perso tutto il nostro vantaggio sulla Cipollini.
Raggiunti il traguardo, la seconda sorpresa del giorno è l’annuncio che dovremo subito fare una cronosquadra di 10 km con una piccola salita all’inizio. Purtroppo la partenza viene ritardata per un’inconvenienza logistica e questa non è una buona notizia. Le mie gambe già provate incominciano a indurirsi e quando partiamo, le mie sensazioni sono pessime. Il nostro capitano pedala alla grande ma non sembra volere capire che non tutti hanno la gamba cosi buona.
Ben o male riusciamo a finire la crono e il “divertimento” è finito per il primo giorno. Una passeggiata fino allo Stadio Bentegodi e poi, vedendo i cancelli aperti, entriamo per fare un 'giro d’onore’ intorno al campo, un’altra bella emozione per quelli di noi che sono anche tifosi di calcio. Però scopriamo che quello che abbiamo fatto è piuttosto un’invasione di campo perché non abbiamo l’autorizzazione di entrare nello stadio!
Prima di andare in albergo ci viene comunicato che la Cipollini ha vinto la tappa ma che noi abbiamo vinto la prova speciale e siamo in vantaggio a punti dopo il primo giorno. Peccato per il famoso ‘picnic’ improvvisato altrimenti avremo vinto anche la gara in linea. Sul piano personale sono contento à meta: la gamba non era male ma mi sto rendendo contro che stare in gruppo (per quanto piccoli il nostro gruppo) è un’abilità che non ho. Spero di imparare strada facendo.
Quarto episodio. Seconda Tappa
ARRIVANO LE SALITE: BOLOGNA-CESENATICO, ARRIVANO LE SALITE!
Dopo il primo giorno di gara abbiamo passato una bella serata in una resort golf-clu: la cena era molto buona e Riccardo Magrini ci ha divertito con le sue storie da quando correva come professionista. Dopo essermi goduto un’ottima cena accompagnata da un paio di birre, cerco del ghiaccio per la mia gamba dolorante (ci mancava anche questo dopo solo un giorno!) e poi andiamo tutti a dormire.
Aprendo la tenda la mattina dopo, scopriamo che sta diluviando. Prendiamo la colazione con una vista spettacolare sul campo da golf. Sto sperando che la ‘sorpresa’ stamattina sia un buca prima di partire, potrebbe essere la prova speciale! Purtroppo non è cosi, ma almeno oggi troviamo il terreno che prediligo, le salite.
Partiamo per primi stamattina e la gamba destra mi fa subito male. Fortunatamente (dopo qualche consiglio dal nostro DS) gradualmente mi sento meglio e non mi crea nessun problema. Oggi però gli avversari sono tanti: la Cipollini, la pioggia e, purtroppo, la cattiva sorte. Per me personalmente c’è anche un altro ostacolo inatteso da affrontare: la prova speciale a metà percorso.
Ci fermiamo dopo una sessante di kilometri a buonissima andatura davanti a un negozio di bicicletta, dove Paolo Savoldelli ci aspetta per svelarci la prova speciale del secondo giorno: niente di troppo impegnativo; tutti i componenti delle due squadre dovranno semplicemente cambiare una camera d’aria il più veloce possibile.
Cosa potrebbe essere più semplice per un ciclista? Quando ho capito cosa dovevamo fare mi sono sentito male. Non ho mai cambiato una camera d’aria in vita mia, non serve: sui rulli e poi per strada ho sempre avuto fortuna. Sapevo già che avremo perso la prova per colpa mia e anche un sacco di punti.
Dopo pochi minuti ripartiamo sotto un autentico diluvio al punto che il fondo stradale è sott’acqua e come se non bastasse Alessandro buca e non c’è la macchina di servizio per il cambio gomma. L’acqua è cosi forte che il conduttore, Wladimir Belli, non ha visto cosa è successo. Alla fine rimaniamo fermi sotto l’acqua per quaranta minuti. La tappa è persa e quando ripartiamo, l’altra squadra ci ha già raggiunto.
Abbiamo già perso prima di fare la prima salita e anche se pedaliamo alla grande fino a Cesenatico serve solo per il morale e per rispettare la gara: i punti sono tutti per la Cipollini. Personalmente mi sono molto sollevato perché la gamba infortunata non mi da fastidio e sono riuscito a pedalare bene in salita. Due giorni consecutivi in bici sono una novità per me e sarei anche contento della mia prestazione se non fosse per la prova speciale che ho fatto alla mia squadra. Siamo già indietro ma il peggio deve ancora venire.
LEGGI IL RESTO DELLA STORIA
Primo episodio: Tutto comincia così...
Secondo episodio: un week end da Campione!
Terzo episodio: comincia l'avventura, da Milano a Verona
Quarto episodio: arrivano le salite!
Quinto episodio: una cronoscalata da Campione!