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Tour 2016, torna il Mont Ventoux
Partenza il 2 luglio da Mont Saint Michel, gioiello incastonato in Normandia (dove il Tour va per la prima volta), e arrivo il 24 luglio, ovviamente a Parigi. Il Tour del 2016 misura 3519km, con 9 tappe piatte, due crono individuali e 4 arrivi in salita. Le prime asperità sono previste dalla settima alla nona tappa, quando si arriva sui Pirenei, sconfinando ad Andorra. Torna uno degli arrivi classici, Bagneres de Luchon.
Nella classica alternanza fra le montagne mitiche della Grand Boucle quest'anno tocca al Mont Ventoux, in cima al quale si arriverà il 14 luglio, giorno della festa nazionale e dove nel 2013 Chris Froome fu protagonista di quella clamorosa accelerata nel finale. A proposito di salite, il teatro di battaglia finale sarà quello delle Alpi. Dopo lo sconfinamento in Svizzera alla 17esima tappa (Berna-Emosson), crono-scalata di 17km da Sallanches a Megeve, quindi i tapponi di Saint Gervais e Morzine.
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L'unica vera crono è quella del 15 luglio, il giorno dopo il Ventoux. 37km che sposteranno qualche equilibrio ma non saranno decisivi. La 103esima edizione del Tour non sembra terribile e soprattutto l'organizzazione ha lavorato anche quest'anno per limitare i trasferimenti.
Chi vincerà? Ovviamente mancano troppi mesi per dirlo. Contador pedalerà nel 2016 in ottica del Tour e dell'Olimpiade e proverà a rendere più dura la vita a Froome. Fra i giovani rampanti sono attesi Quintana, nella speranza di vederlo più aggressivo rispetto a quest'anno, e il nostro Fabio Aru, che si metterà alla prova per la prima volta alla Grand Boucle e magari subito con ambizioni da podio. Con Vincenzo Nibali, uomo di punta al Giro, che potrebbe anche fargli da gregario di extra-lusso.
Luca Gregorio