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redazione

Zonhoven, un pozzo di gloria

Sabbia e brughiera, sarebbe solo questo l'orizzonte se ci si mettesse nel bel mezzo del circuito di Zonhoven e ci si guardasse intorno nella riserva naturale del Teut. Ma così non è, intorno c'è solo folla, bandiere, birra, bancarelle, urla e sorrisi. Il Superprestige di Zonhoven sta tutto qui, in una partecipazione che ha del clamoroso, e ne ha ben donde, perchè per tanti questa è la corsa più spettacolare dell'intero calendario. Per avere un'idea sui numeri, e sull'ottimo stato di salute del ciclocross, basti pensare che quest'anno persino le prove giovanili hanno fatto registrare il tutto esaurito già con settimane di anticipo, e il pubblico... beh, tra il pubblico di Zonhoven si farebbe fatica anche solo ad infilare uno spillo.

Avvenne così anche 12 mesi fa, quando la prova limburghese si disputò contemporaneamente al mondiale su strada di Doha, ma che a differenza della prova qatariota fu uno spettacolo dal primo all'ultimo metro, con l'attacco immediato di Mathieu van der Poel, il contrattacco di Wout van Aert, il rientro di Laurens Sweeck e il forcing finale dei due titani, sino allo sprint vinto da Van der Poel che dovette accasciarsi a terra esausto dopo la linea d'arrivo. Vogliamo scommettere che i protagonisti saranno gli stessi (magari con l'aggiunta di Lars Van der Haar e Kevin Pauwels) e che lo spettacolo si ripeterà all'altezza? Una scommessa sin troppo facile...

Nato nel 1958, il circuito di Zonhoven è stato abbandonato dopo solo 9 edizioni, per poi conoscere la sua vera fama a partire dal 2005, quando è rilanciato come GP Telenet. Dal 2009-2010 è parte del calendario del Superprestige. Dal suo rilancio, in sole 12 edizioni, è diventato uno degli appuntamenti più amati della stagione. Il motivo del suo successo è ovviamente l'altissimo contenuto tecnico del tracciato, che ne fa probabilmente il più spettacolare al mondo. Buona parte del merito va attribuito al celeberrimo "pozzo" di sabbia che rappresenta il simbolo di questo circuito, ritratto dai fotografi di tutto il mondo e temuto da ogni corridoreDe Kuil, come è chiamato qui, è una rampa sabbiosa di 20 metri, ripetuta due volte in salita e discesa, in grado di mettere in crisi anche i crossisti più esperti. Un passaggio che da solo fa di questo uno dei circuiti più duri della stagione, dove c'è tanto da correre e tanto da spingere, anche in giornate di sole come dovrebbe accadere quest'anno.

La sabbia, insieme al fango nei giorni di pioggia, è infatti l'elemento specifico del circuito di Zonhoven. Il circuito è ricavato all'interno di una cava realizzata per costruire l'autostrada E314, che passa a pochi chilometri di distanza: e come spesso capita dal ciclocross, luoghi che al di fuori dei giorni di corsa sembrerebbero anonimi per non dire brutti, con l'arrivo del circo del ciclocross si trasformano. La conformazione della cava, infatti, oltre a garantire dure rampe e discese mozzafiato crea delle tribune naturali che, nel giorno del Superprestige di Zonhoven, diventano uno degli stadi più caldi d'Europa. E' su questo circuito che vengono battuti regolarmente i record di presenze, con il pubblico che in alcuni tratti trabocca dalle transenne. Un motivo in più per non perdersi questo straordinario appuntamento col ciclocross: spettacolo nello spettacolo.

Zonhoven è la seconda tappa del Superprestige 2017. La prima, a inizio ottobre a Gieten (Paesi Bassi) ha visto vincere Mathieu Van der Poel davanti a Wout Van Aert e Laurens Sweeck (proprio come un anno fa), mentre la prova femminile è andata a Maud Kaptheijns davanti a Nikki Harris Brammeier e Sophie De Boer.

Il Superprestige di Zonhoven sarà trasmesso in diretta da Bike Channel - canale Sky 214, a partire dalle 13.40, con il commento in diretta di Paolo Mei.



Albo d'oro recente 
Uomini élite:
2006 - 1. Sven Nys, 2. Erwin Vervecken, 3. Sven Vanthourenhout;
2007 - 1. Bart Wellens, 2. Klaas Vantornout, 3. Sven Nys;
2008 - 1. Niels Albert, 2. Klaas Vantornout, 3. Zdenek Štybar;
2010* - 1. Sven Nys, 2. Zdenek Štybar, 3. Kevin Pauwels (*l'edizione 2009-2010 si corse a febbraio);
2010 - 1. Zdenek Štybar, 2. Kevin Pauwels, 3. Sven Nys;
2011 - 1. Niels Albert, 2. Sven Nys, 3. Kevin Pauwels;
2012 - 1. Sven Nys, 2. Niels Albert, 3. Bart Aernouts;
2013 - 1. Sven Nys, 2. Niels Albert, 3. Klaas Vantornout;
2014 - 1. Kevin Pauwels, 2. Sven Nys, 3. Lars van der Haar;
2015 - 1. Wout van Aert, 2. Rob Peeters, 3. Kevin Pauwels;
2016 - 1. Mathieu van der Poel, 2. Wout van Aert, 3. Laurens Sweeck.
Donne élite:
2011 - 1. Sanne Van Paassen, 2. Nikki Harris, 3. Sabrina Stultiens;
2012 - 1. Sanne Cant, 2. Hanka Kupfernagel, 3. Sabrina Stultiens;
2014* - 1. Sanne Cant, 2. Nikki Harris, 3. Ellen Van Loy (*l'edizione 2013 non fu disputata);
2015 - 1. Sanne Cant, 2. Nikki Harris, 3. Jolien Verschueren;
2016 - 1. Sanne Cant, 2. Jolien Verschueren, 3. Nikki Harris.



Filippo Cauz