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Tadej Pogacar alla partenza della 7° tappa del Tour de France 2025
Enrico Salvi

Tour de France: Pogacar vince sul Mûr-de-Bretagne e riprende la maglia gialla

Tadej Pogacar ha vinto la settima tappa del Tour de France, la Saint-Malo - Mûr-de-Bretagne Guerlédan di 197 km e si riprende la maglia gialla, lasciata per un giorno a Mathieu Van der Poel. Troppo più forte il campione del mondo in un arrivo in salita e per scattisti: con l’olandese stanco della fuga di ieri, Vingegaard tiene testa al rivale ma paga un picco di velocità inferiore al rivale, così come Evenpoel.

Fuga a 5 con Geraint Thomas protagonista

Il primo terzo di Tour si chiude con la Saint-Malo - Mûr-de-Bretagne Guerlédan, 197 km con 2450 metri di dislivello e il doppio passaggio sul muro simbolo della Bretagna, teatro della prima vittoria in Francia di Mathieu Van der Poel (2021) tornato in giallo dopo la fuga di ieri a Vire Normandie. Dopo le prime due ore a 50 km/h di media la fuga si forma con Geraint Thomas insieme a Baudin (EF), Haller (Tudor), Costiou (Arkea) e Garcia Cortina (Movistar). Numero troppo esiguo per impedire il controllo da parte di Alpecin e UAE, che tengono i fuggitivi costantemente intorno al minuto/minuto mezzo di margine.

Prima del finale col doppio Mûr-de-Bretagne (2km al 6,9% con tratto centrale ben oltre la doppia cifra di pendenza) una buona e una cattiva notizia per l’Italia. Mattia Cattaneo, uomo di fiducia di Evenepoel per le tappe di montagna, è costretto al ritiro dopo giorni di sofferenza a seguito di una caduta, mentre Jonathan Milan vince la volata del gruppo allo sprint intermedio di Pledran (-58) davanti a Grmay. All’imbocco del primo passaggio i 4 fuggitivi (Haller, vittima di crampi, è stato già riassorbito dal gruppo) hanno poco meno di un minuto e in cima (-16 km) rimane il solo Costiou, che conquista GPM e premio della combattività. Alle sue spalle a 20” il gruppo composto da una trentina di corridori, scremato dal ritmo della Visma.

Pogacar dominante sul Mûr

Nell’anello finale ritmo folle del gruppo con la UAE protagonista ma anche con una violenta caduta ai -6 che coinvolge nomi di spessore come Dunbar, il vincitore della tappa di ieri Healy, la coppia Bahrain Haig-Buitrago e Joao Almeida. L’australiano è costretto al ritiro, mentre il portoghese deve uscire di classifica.

All’inizio della seconda scalata sul Mûr Van der Poel perde subito le ruote dei big, abbandonando sogni di vittoria e di maglia a favore di Pogacar che viene lanciato da Wellens. Nel tratto centrale più duro lo sloveno con Evenepoel e Vingegaard fanno il ritmo e il gruppo dei migliori si riduce a otto unità. Narvaez si sostituisce ad Almeida e lancia la volata ai -150 con Pogacar davanti e Vingegaard che rimane incollato ma non riesce ad affiancarlo.

Il campione del mondo conquista la sua seconda tappa in questo Tour e si riprende la maglia gialla, mentre il danese dà buoni segnali anche in sprint che non sono suo punto di forza. Terzo l’ottimo Oscar Onley (PicNic PostNL) davanti a Gall, Jorgenson, Evenepoel e Vauquelin nel gruppo dei migliori. Perdono secondi preziosi Skjelmose, Lipowitz, Carlos Rodriguez e Roglic, che arrivano con 21” di ritardo.

Van der Poel arriva a oltre un minuto, terminando così il braccio di ferro per la maglia gialla con lo sloveno durato l’intera settimana. Tadej in giallo ha 54” di vantaggio su Evenepoel, 1’11” su Vainquelin e 1’17" su Vingegaard, Lipowitz e Roglic a oltre tre minuti. Una situazione che probabilmente rimarrà cristallizzata in un weekend che vedrà tornare protagoniste le ruote veloci.

(© a.s.o./charly lopez)