
Bike-line in Trentino, il punto della situazione
Ne ha parlato mercoledì scorso il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, alla partenza della quarta tappa del Giro d'Italia Women da Castello Tesino, una giornata speciale perché prima del via è stata ricordata Sara Piffer, la giovane ciclista di Palù di Giovo, uccisa a gennaio dallo sconsiderato sorpasso di un automobilista mentre si stava allenando sulle strade di casa.
"Nei giorni scorsi abbiamo approvato la delibera per avviare la sperimentazione delle prime 'Bike-line' su due strade del Trentino: una in alta Val di Cembra e una sull'Altopiano della Paganella. Sono proprio le strade che Sara utilizzava per l'allenamento. Un primo passo, attuato in collaborazione con le amministrazioni e le istituzioni delle zone interessate, per poi provare ad attivare le 'Bike-line' anche in altre realtà", ha detto Fugatti. La provincia di Trento ha accelerato su questo progetto dopo la morte di Sara per dare un segno tangibile a favore della sicurezza dei ciclisti.
Inizialmente i lavori avrebbero dovuto essere completato entro la fine di maggio. Ma, come spesso succede, i tempi si sono dilatati. Il 5 luglio scorso la Giunta ha approvato il via dei lavori con uno stanziamento di 40mila euro. Le due bike-line dovrebbero essere pronte in tempo "per il picco della stagione turistica estiva", ha assicurato Fugatti dopo questo primo semaforo verde politico-amministrativo. Per rispettare questa scadenza, però, i tempi sono piuttosto brevi.
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