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Con le gomme la genesi della bicicletta è compiuta. Il contributo di Goodyear, Dunlop e Michelin

Il 3 giugno ricorre la Giornata mondiale della bicicletta. Per celebrarla BIKE vi propone una serie di articoli e curiosità sulla storia delle due ruote a pedali, dalle origini all’e-bike.

Se è vero che sono trascorsi quasi quattro millenni tra la scoperta della ruota e l'ideazione della prima versione di una bicicletta, una 'draisina', ci sono voluti soltanto, si fa per dire, alcuni secoli per applicare alla ruota della bici una tecnologia già nota all'epoca come la gomma, determinando la rivoluzione forse 'definitiva' nella storia della bicicletta.

La gomma, infatti, era un materiale di uso comune già nelle antiche civiltà Maya e Azteche, ma gli invasori europei – forse troppo attratti dal luccichio dell'oro – non se ne curarono poi molto. Fu soltanto a metà '700 che in Francia si cominciò a sperimentare sul lattice; ma la svolta decisiva avvenne in America nel 1839, quando il chimico Charles Goodyear scoprì la pratica oggi nota come 'vulcanizzazione'.

Negli anni '60 dell'800 le gomme già ricoprivano i cerchioni, ma erano gomme piene, pesanti e poco efficaci. Nel 1887 poi un veterinario scozzese, John Boyd Dunlop, regalò un triciclo al figlio, che però non si divertiva poi così tanto a sobbalzare nel giardino sterrato. Dunlop decise allora di costruire un tubo di gomma, lo riempì d'aria e incollò alle ruote del ciclo. Il bambino non smetteva di giocarci, e fu così che nacque la camera d'aria.

La camera d'aria, in realtà, era già stata brevettata quarant'anni prima dallo scozzese Robert William Thompson, ma funzionava male e fu accantonata. Almeno fino all'idea di Dunlop, alla quale però, mancava un pezzo: con le sue gomme una foratura in gara significava la fine: così nel 1891 i fratelli francesi André e Edouard Michelin ne inventarono una versione smontabile, con la quale il leggendario Charles Terront vinse la Parigi-Brest-Parigi.

Il lancio sul mercato avviene l'anno successivo, grazie anche a una corsa in cui la foratura era obbligatoria. Con l'introduzione degli pneumatici la bicicletta, almeno così come la conosciamo ancora oggi, è compiuta: ci sono voluti 74 anni dai primissimi modelli di cicli e velocipedi.

Rileggi tutti gli articoli precedenti (cliccando sul titolo):
1 Il genio di Leonardo e l’invenzione della bicicletta
2 Draisine, celeriferi e ‘macchine per correre’: le antenate della bici
3 Michaux e una grande scoperta: i pedali
4 Pedalare al tempo delle ‘Scuotiossa’
5 Bicicli, tricicli e velocipedi: così sfidarono i cavalli
6 Gare di lentezza, furti e vincitori scomparsi. Ecco come nacquero le corse ciclistiche
7 La bicicletta che segnò la svolta? Quella con la trazione a catena e il telaio a trapezio

Nella foto la prima bici dotata di gomme Michelin nel museo Michelin a Clermont-Ferrand (Shutterstock)