L'avvento del cambio inaugura la 'battaglia' delle invenzioni
Il 3 giugno ricorre la Giornata mondiale della bicicletta. Per celebrarla BIKE vi propone una serie di articoli e curiosità sulla storia delle due ruote a pedali, dalle origini all’e-bike.
Il grande scrittore francese Émile Zola dedicò diversi articoli alla bicicletta, invenzione che lo affascinava molto. Nel 1895, entusiasta dell'evoluzione dei velocipedi, scrisse così: "Se non ci fossero le salite, la bicicletta, nello spazio di cinquant'anni, ucciderebbe il cavallo". Una previsione eccessiva, ma che indicava l'unico punto debole rimasto al rivoluzionario mezzo di trasporto: in pianura le biciclette andavano ovunque, ma in salita si faticava ancora troppo.
Lo stesso pensiero fu formulato, in termini diversi e 30 anni più tardi, dal vicentino Tullio Campagnolo, mentre cercava di girare la sua ruota con le mani ghiacciate sul Croce d'Aune. Negli anni '20 infatti il cambio era ancora manuale: la ruota montava una corona per lato e per cambiare bisognava fermarsi e girarla. I primi prototipi di cambio in realtà esistevano già da fine '800 ma, complice il divieto imposto dal direttore del Tour de France Henri Desgrange, non erano sviluppati per le corse.
A rallentare il progresso ci si mise la prima guerra mondiale, così che si dovette aspettare il 1924 per la nascita del francese 'Simplex', mentre il primo sistema moderno fu il 'Vittoria', lanciato dai fratelli Nieddu al Giro d'Italia del 1932. Nel '37 si arrese anche il Tour, introducendo il 'Super-Champion' a tre velocità, mentre nel '40 Campagnolo brevettò il suo primo cambio a bacchette. Iniziò così una 'battaglia' di invenzioni che dura ancora oggi, con gran sollievo di chi deve affrontare le salite, e forse anche dei cavalli, che nonostante le previsioni di Zola stanno benissimo.
Rileggi tutti gli articoli precedenti (cliccando sul titolo):
1 Il genio di Leonardo e l’invenzione della bicicletta
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6 Gare di lentezza, furti e vincitori scomparsi. Ecco come nacquero le corse ciclistiche
7 La bicicletta che segnò la svolta? Quella con la trazione a catena e il telaio a trapezio
8 Con le gomme la genesi della bicicletta è compiuta. Il contributo di Goodyear, Dunlop e Michelin
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(Foto: Campagnolo.com)