Così Campagnolo e Shimano trasformarono il cambio
Il 3 giugno ricorre la Giornata mondiale della bicicletta. Per celebrarla BIKE vi propone una serie di articoli e curiosità sulla storia delle due ruote a pedali, dalle origini all’e-bike.
Alla Fiera di Milano del 1949 Tullio Campagnolo presentò il primo vero cambio a deragliatore. Si chiamava Campagnolo Gran Sport e rivoluzionava completamente i suoi più recenti predecessori (tanto il Vittoria Margherita quanto il Super Champion Gear, passato alla storia col nome di Osgear) che avevano comunque segnato un passo in avanti notevole rispetto ai cosiddetti sistemi a bacchetta.
Il cambio a deragliatore veniva azionato da un comando posto sul tubo obliquo con un processo pratico e veloce, che peraltro consentì di introdurre persino la doppia guarnitura anteriore e quindi ampliare notevolmente la gamma di rapporti a disposizione del ciclista.
La leggenda narra che questa pietra miliare dell’evoluzione tecnica del ciclismo fu una pensata che Campagnolo ebbe nel corso di una gara, allo stremo delle sue forze in cima alla salita del Passo Croce D’Aune, in provincia di Belluno.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ‘90 fu la casa giapponese Shimano a far compiere ai sistemi di cambio l’ennesimo salto in avanti: da allora infatti il comando si trova sul manubrio e non più sul telaio.
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(Foto: Shutterstock)
