Look, Colnago e i pionieri del carbonio
Il 3 giugno ricorre la Giornata mondiale della bicicletta. Per celebrarla BIKE vi propone una serie di articoli e curiosità sulla storia delle due ruote a pedali, dalle origini all’e-bike.
Facciamo un salto oltreoceano. È il 1976 e siamo negli Stati Uniti. Più precisamente nel New Jersey, a South Plainfield. In quell’anno il marchio Exxon Graftek cominciò la produzione di un telaio per bicicletta con tubi in fibra di carbonio (e giunzioni in alluminio). Siamo nel decennio dello sbarco sulla Luna, e anche questa innovazione pare quasi fantascienza per il mondo del ciclismo.
La produzione del brand Usa continuò per un paio di anni, poi si interruppe. Ma il tabù era definitivamente sfatato e decine di aziende, in ogni angolo del mondo, cominciarono a lavorare con il carbonio. Tra queste bisogna ricordare Look e Colnago.
Nel 1986, proprio il marchio passato alla storia per l’invenzione del pedale a sgancio (che andò a sostituire quello a gabbietta) presentò la Kg 86, una bici realizzata a mano con tubi in kevlar e carbonio. Il telaio fu usato da Bernard Hinault e Greg LeMond durante il Tour de France di quello stesso anno: fu il secondo ad aggiudicarselo, arrivando a Parigi con la maglia gialla, sfruttando i vantaggi della nuova bicicletta, leggera in salita, scattante e agile. Da allora il carbonio divenne praticamente il materiale su cui tutti i produttori iniziarono a lavorare.
Rileggi tutti gli articoli precedenti (cliccando sul titolo):
1 Il genio di Leonardo e l’invenzione della bicicletta
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(Foto: Shutterstock)
