Roglic e il valore del tempo
Articolo pubblicato su BIKE Volume 6 edizione Autumn ottobre-dicembre 2021
Primož Roglic, 32 anni, può essere considerato a pieno titolo uno dei big del ciclismo internazionale. Lo sport è nel suo dna. Già campione juniores di salto con gli sci, per poi preferire al trampolino le due ruote, quest’anno il talentuoso sloveno, alla nona tappa del Tour de France è stato costretto al ritiro da una brutta caduta, ma ha recuperato al meglio in vista dei Giochi Olimpici. A Tokyo 2020 Roglič ha trionfato portando a casa l’oro. Un traguardo frutto della tenacia e del duro lavoro. La medaglia nella cronometro olimpica, raggiunta dopo 44,2 kilometri attorno al circuito del Fuji, ha coronato una prestazione di oltre un minuto migliore di quella dei suoi avversari.
Nella sua sorprendente carriera, Roglic ha vinto anche tre edizioni consecutive della Vuelta (dal 2019 al 2021 con nove successi di tappa), la Liegi-Bastogne-Liegi 2020, tre tappe al Giro d’Italia (che ha concluso terzo nel 2019) e altrettante al Tour de France (secondo nel 2020). Non da ultimo, è stato medaglia d’argento ai Campionati del mondo 2017 sempre nella corsa contro il tempo. Oltre l’atleta c’è l’uomo, che Roglič ha voluto raccontare a BIKE, tra progetti, passioni e valori. “Padre, marito e giovane trentenne”, così si descrive con semplicità e autenticità. “Cerco di essere presente il più possibile con la mia famiglia”, confida. “È chiaro che con il mio lavoro sono spesso lontano da casa, tuttavia cerco di sfruttare tutti i momenti che mi vengono dati con loro. La cosa più importante per me è rendere orgogliosi mio figlio e mia moglie”.
Il suo percorso potrebbe essere la prova che, anche se il talento è innato, servono impegno e determinazione per superare i momenti bui e far brillare la stella dello sport, nello sci come nel ciclismo. Eppure Roglič non la pensa così e ribatte: “Il talento non è mai innato, ma è frutto del duro lavoro e dell’allenamento. Guardando indietro al mio passato, ho solo bei ricordi di ciò che ho raggiunto”, prosegue. “È importante non avere rimpianti ma imparare dai propri errori perché è solo riflettendo in questo modo che possiamo migliorare costantemente. Mi vedo in futuro come qualcuno che continua ad amare ciò che fa pur essendo lì per la sua famiglia”.
Quest’anno Roglic è anche entrato nel team degli ambasciatori sportivi Tissot, marchio cronometrista ufficiale delle tre principali competizioni ciclistiche mondiali, Tour de France, Vuelta di Spagna e Giro d’Italia. “Abbiamo in comune molti valori”, racconta il pluricampione sloveno parlando del legame con la grande famiglia Tissot. “Oltre all'amore per lo sport, condividiamo la determinazione, lo spirito di squadra e il fair play. Questi valori mi permettono di essere il più competitivo possibile”. Poi c’è il tempo, che “è un valore che entrambi vogliamo trasmettere attraverso questa partnership perché riteniamo che vivere il presente renda le persone più felici”.
“La misurazione del tempo è una parte essenziale della mia vita”, approfondisce il campione olimpico. “Ammiro particolarmente ciò che il marchio ha portato nel ciclismo con i diversi metodi di cronometraggio. Questa collaborazione ha molto senso poiché ognuno di noi reinventa i codici per raggiungere l'eccellenza”. In particolare, “mentre Tissot ha reinventato quelli dell'orologeria svizzera essendo il primo brand a proporre orologi da pol- so e orologi connessi (solo per citare alcune delle loro innovazioni), il mio viaggio sportivo dal salto con gli sci al ciclismo è stato allo stesso modo una sfida, un rischio per creare il mio personale percorso, pur rimanendo sempre fedele a me stesso”.