Bonus e bike to work. Così qualche amministrazione virtuosa promuove l'uso della bici
L’amministrazione comunale di Gussago, provincia di Brescia, rilancia 'Io viaggio in bici', progetto che incentiva i cittadini a usare la bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro (ma anche verso scuole e università), premiandoli con un incentivo economico. Nel 2021 l’iniziativa riscosse notevole successo e così la giunta ha deciso di bissare.
Il progetto è sviluppato in collaborazione con WeCity, piattaforma di mobilità sostenibile, e prevede che l’amministrazione comunale versi un contributo pari a 25 centesimi di euro per ogni chilometro pedalato, fino a un tetto massimo di 50 euro (con l’obbligo di raggiungere almeno la quota base di 15 euro in tre mesi). L’iniziativa si rivolge a studenti o lavoratori che abbiano già compiuto il 16esimo anno di età.
Quest’anno poi la giunta, sempre in collaborazione con WeCity, ha deciso di incentivare ancora di più la partecipazione a 'Io viaggio in bici', creando una sorta di torneo tra squadre che si sfideranno così a colpi di chilometri macinati in bici.
Per partecipare i cittadini residenti dovranno presentare una candidatura sull’app WeCity, scaricabile gratuitamente per iOS e Android. Una volta registrato il proprio nome e cognome, l’utente potrà inserire il codice Gussago2022 e completare la richiesta. Al termine della registrazione, l’app comunica immediatamente all’utente l’esito della procedura di iscrizione e, solo in caso positivo, l’utente potrà iniziare a usare l’applicazione per registrare i propri spostamenti.
WeCity inoltre garantirà la veridicità dei dati; sono previsti anche controlli a campione, in modo che non ci siano 'furbetti della bicicletta'.
Quello di Gussago è un caso unico? Non proprio. Raro sì, unico no. Altre amministrazioni locali si stanno muovendo da tempo con incentivi economici sul fronte della promozione della bicicletta. Uno dei territori da sempre più sensibile al tema è l’Emilia Romagna: Ausl di Bologna e Policlinico di Sant’Orsola nel 2021 avevano introdotto il progetto 'Bike to Work', insieme a Pin Bike.
L’iniziativa, cofinanziata dalla Regione Emilia Romagna, prevedeva la distribuzione di buoni sulla base dei chilometri percorsi e delle emissioni di Co2 risparmiate. Sempre in Emilia, a Maranello, la Ferrari aveva aderito al bando regionale e aveva deciso di rimborsare quei dipendenti che si recavano in ufficio o in fabbrica su due ruote.
Si intitolava 'Foggia in bici' il piano ideato dal Comune pugliese: “Per ogni tragitto casa/lavoro e casa/scuola si guadagna un importo di euro 0,25 a chilometro, mentre per gli altri percorsi si ottengono euro 0,15 a chilometro. Il voucher accumulato può essere speso presso i negozi di prossimità che hanno aderito”, si leggeva sul portale comunale. Incentivi anche in Abruzzo: in oltre 20 Comuni con meno di 50mila abitanti la Regione aveva concesso un bonus fino a 300 euro, affiancandosi alla misura nazionale. Ora i cittadini di queste Regioni sono in attesa di capire se questi incentivi saranno rinnovati anche per l’anno in corso.
Intanto il governo ha reso noto che dal 13 aprile e fino al 13 maggio, sul portale dell’Agenzia delle entrate, sarà possibile fare richiesta di rimborso per il nuovo bonus mobilità, che in realtà si riferisce agli acquisti fatti dal primo agosto 2020 al 31 dicembre dello stesso anno. Chi ha comprato una bici, una e-bike o un monopattino elettrico (ma anche un abbonamento al trasporto pubblico o ad altri servizi di mobilità), potrà richiedere un credito d’imposta, nella misura massima di 750 euro.
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