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bartoletti

Il costruttore di sogni

Articolo pubblicato su BIKE Volume 7, edizione winter, gennaio-marzo 2022

“La bici è uno stile di vita: è filosofia e cultura. La bici è libertà!”. Nerio Alessandri non ha dubbi. E, per essere ancora più convincente, scandisce questi concetti seduto sopra uno dei suoi ‘oggetti’ più belli e che sta vedendo la luce proprio in questi giorni. “Con questa, chi vorrà, potrà anche fare il Giro d’Italia stando nel salotto di casa. E non è una battuta”.

D’altra parte, a questo ‘ragazzo’ romagnolo nato nel 1961 – pochi giorni prima che un altro ragazzo romagnolo, Arnaldo Pambianco, vincesse il celebre Giro del Centenario –, non è mai piaciuto scherzare, non quando si parla di lavoro. Pur avendo sempre attribuito al lavoro un senso di “seria leggerezza” della quale tutti i suoi dipendenti gli sono grati. Non per nulla, parecchi anni fa, quando volle celebrare la nascita della Wellness Valley, portò i suoi collaboratori allo stadio e regalò loro una bici gialla per invitarli a pedalare insieme. Il motto era: “Hai voluto la bicicletta?”.

“Nessuno è mai smontato da quella bici”, ricorda il fondatore e presidente di Technogym: “sono rimasti tutti in gruppo assieme a me. Con gli stessi obiettivi comuni. Il primo dei quali discende direttamente dal motto no pain, no gain: non si guadagna nulla senza sofferenza. O, se vogliamo, non si ottiene nulla senza l’impegno e il sacrificio”.

“Non sono nato ricco”, prosegue Alessandri, “tutt’altro. La prima bicicletta me la regalò mio zio Virgilio. Era una Neri color fragola con i bordi scuri. In cambio mi chiese di allenarmi per poter disputare qualche corsa. Capii che non era la mia strada. Però quella bici la conservo ancora oggi: è un piccolo monito che mi piace avere con me. Esco ancora con gli amici”, assicura. “Un po’ di ciclocross, un po’ di e-bike. Ma soprattutto milioni – e ripeto milioni! – di persone pedalano con ciò che produciamo, vuoi per allenarsi, vuoi per mantenersi in forma, vuoi semplicemente per salvaguardare la propria efficienza”.

Technogym, infatti, offre oggi una gamma completa di prodotti per l’allenamento indoor del ciclista, da MyCycling, lo smart trainer che consente di allenarsi a casa sulla propria bicicletta, a SkillBike, l’unica indoor-bike sul mercato con un vero e proprio cambio, a Technogym Ride, il nuovo prodotto dotato di contenuti digitali per vivere i più leggendari percorsi del mondo connessi a tutte le app di ciclismo (da Zwift a Strava).

Sono tutti prodotti di cui parla con passione l’ingegner Alessandri, che è presidente di un’azienda leader mondiale, un orgoglio italiano che solo lui poteva sognare e immaginare partendo dal nulla. In quest’azienda, vocata a 360 gradi al benessere (fisico e mentale), il suo amore per la bici non è certamente un fattore secondario.

“Quella del ‘pedalare’ è una metafora bellissima e sempre d’attualità che il ciclismo ci ha regalato. Ci insegna a trasformare i nostri sforzi in soddisfazione, quando non in gioia. Il ciclismo è sempre stato presente nella mia vita in ogni sua declinazione”, prosegue. “Per quattro anni ho sponsorizzato (ovviamente mettendo a disposizione anche tutta la nostra tecnologia) quella che è stata sicuramente una delle più forti squadre al mondo, la Mg-Technogym che ha avuto fuoriclasse italiani come Cipollini, Bugno, Bartoli, Bettini e Ballerini, e stranieri come Museeuw e Richard. Ma soprattutto la nostra ‘casa’ è sempre stata aperta a tutti. A cominciare da Marco Pantani che”, confida, “ovviamente, è il campione a cui sono stato più affezionato. C’erano periodi, soprattutto all’inizio della sua esplosione, in cui passava quasi tutti i giorni da me prima di andare ad allenarsi sulle sue strade preferite: Montiano, Longiano…”.

Nati a pochissimi chilometri l’uno dall’altro e vissuti a un passo di distanza, Alessandri, a Marco, ha voluto veramente molto bene. “In casa aveva tutte le nostre macchine per allenarsi. Era un amico: un amico sincero e tenace, ma allo stesso tempo sensibile e insicuro”. Ne ha visti tanti di campioni il leader di Technogym. A partire da quelli che ha ammirato in adolescenza, e in molti casi conosciuto personalmente: Gimondi, Merckx, Indurain e via via fino a chi gli è stato più vicino professionalmente, come Bugno e Basso. Senza dimenticare “ammirevoli ‘divulgatori’, come Davide Cassani, che alla fine delle loro carriere hanno messo a disposizione il know how acquisito per continuare a diffondere e a promuovere la propria disciplina. In forma concreta, amabile, appassionata e poliedrica allo stesso tempo”.

Alessandri racconta con orgoglio la gioia che ha provato ricevendo in azienda i protagonisti delle Olimpiadi di Tokyo, che è andato a seguire e ammirare di persona. Ai Giochi Olimpici, infatti, è lui stesso ‘protagonista’ da ormai più di vent’anni, essendo fornitore ufficiale della manifestazione per le macchine da allenamento. Macchine sulle quali, non è una forzatura dirlo, sono stati letteralmente costruiti alcuni dei trionfi più belli degli atleti di tutti i continenti.

D’altra parte Nerio Alessandri è un grande pastore di sogni. E gli piace l’idea che la bicicletta sia la metafora di tanti suoi percorsi (professionali e umani). “Oggi più che mai passa proprio dalla bici, in ogni sua declinazione, la sostenibilità del Pianeta. Dietro la bici c’è un mondo. E Technogym, ancora una volta, è pronta a cavalcare questa sfida!”.

Forbes 51 Bike Gennaio 2022