Wollongong 2022: Evenepoel e van Vleuten fanno la storia. Gran Bretagna prima nel medagliere, Italia sesta
Con il fantastico assolo di Remco Evenepoel, si è chiusa domenica a Wollongong la 95ª edizione dei Campionati del Mondo di ciclismo su strada, rassegna che per la seconda volta nella storia dopo quella del 2010 ha avuto luogo in Australia.
A farla da padrone, ottenendo il primo posto nel medagliere, è stata la Gran Bretagna, nazione che si è assicurata tre dei 13 titoli in palio e cinque delle 39 medaglie complessive assegnate nei sette giorni della manifestazione. Gli onori della cronaca in casa britannica se li sono guadagnati Joshua Tarling (vincitore della cronometro riservata agli juniores davanti all’australiano Hamish McKenzie e al tedesco Herzog) e, soprattutto, Zoe Backstedt, autrice di una formidabile doppietta (sempre a livello juniores) tra gara in linea (conquistata davanti alla francese Rayer e all’olandese Vinke) e prova contro il tempo (vinta sulla tedesca Czapla e la belga Jooris)
Parlando sempre di cronometro, le prove contro il tempo, tra gli uomini, hanno arriso in particolare alla Norvegia, paese che è riuscito a imporsi sia tra gli Under 23 con Søren Wærenskjold (primo davanti al belga Alec Segaert e all’inglese Leo Hayter) sia, a sorpresa, tra gli uomini élite con Tobias Foss, oro per soli due secondi su Stefan Kung e per nove proprio su Evenepoel.
Il giovane belga, fresco vincitore della Vuelta, si è rifatto con gli interessi la domenica conclusiva andandosi a prendere, grazie a un’azione in solitaria portata negli ultimi 25 chilometri, la maglia iridata nella prova in linea riservata agli uomini élite. Alle sue spalle, con un distacco di 2’21” (gap che non si vedeva dal lontano 1968), Christophe Laporte (Francia) ha fatto suo l’argento superando in volata l’enfant du pays Michael Matthews, terzo: entrambi, sul podio, non hanno potuto non complimentarsi col fuoriclasse di Aalst, quarto corridore di sempre (e primo da Bernard Hinault nel 1980) a vincere nello stesso anno titolo mondiale, una classica monumento e una grande corsa a tappe.
Di portata storica simile a quello di Evenepoel è stato anche il successo ottenuto da Annemiek van Vlaeuten nella gara in linea riservata alle donne élite. Partita con una frattura al gomito (effetto della caduta in cui è incappata nella staffetta mista di qualche giorno prima), la talentuosa olandese ha sorpreso le rivali (prime fra tutte la belga Lotte Kopecky, 2ª, e la nostra Silvia Persico, 3ª) con un attacco da finisseur portato nelle ultime centinaia di metri che le ha permesso di diventare la più anziana in assoluto, tra uomini e donne, a vincere una prova in linea ai Mondiali e la prima di sempre ad abbinare nella stessa stagione la conquista della maglia iridata con quelle delle tre grandi corse a tappe.
Il suo oro inoltre ha consentito all’Olanda di terminare la rassegna di Wollongong al secondo posto assoluto nel medagliere dato che, qualche giorno prima, Ellen Van Dijk era riuscita a regalare alla nazione oranje la medaglia più preziosa anche nella crono élite chiudendo davanti a Grace Brown (Australia) e Marlen Reusser. Costei, con la divisa della Svizzera, si è poi tolta la soddisfazione di finire sul gradino più alto del podio nella staffetta mista dove, grazie anche all’apporto di Mauro Schmid, Stefan Kung, Stefan Bissegger, Elise Chabbey e Nicole Koller, il sestetto elvetico ha distanziato l’Australia (bronzo) e l’Italia, argento con Ganna, Sobrero, Affini, Cecchini, Longo Borghini e Guazzini.
A quest’ultima poi si deve il merito di aver portato l’unico oro alla spedizione azzurra in Australia visto che, con il quarto tempo nella cronometro élite, la toscana si è aggiudicata la prima maglia iridata della specialità fra le Under 23. Dietro di lei hanno potuto esultare anche l’olandese Van Anrooij (argento) e la giovane Bauernfeind, rappresentante di una Germania che, col titolo conseguito da Herzog nella prova in linea maschile degli juniores (battuti il portoghese Morgado e il belga Van Mechelen), ha evitato di chiudere i Mondiali australiani senza ori.
A secco di medaglie pesanti infine non sono rimaste nemmeno Nuova Zelanda e Kazakistan, ovvero le due nazioni che rispettivamente con Niamh Fisher-Black tra le donne e Yevgeniy Fedorov fra gli uomini hanno fatto loro i titoli Under 23 in linea. Di seguito, dunque, il medagliere completo di Wollongong 2022.
Nazione (Ori, argenti, bronzi, totale)
Gran Bretagna 3 ori, 1 argento, 1 bronzo e 5 medaglie in totale
Paesi Bassi 2 1 1 4
Norvegia 2 0 1 3
Belgio 1 2 3 6
Germania 1 1 3 5
Italia 1 1 1 3
Svizzera 1 1 1 3
Kazakistan 1 0 0 1
Nuova Zelanda 1 0 0 1
Australia 0 2 2 4
Francia 0 2 0 2
Portogallo 0 1 0 1
Rep. Ceca 0 1 0 1
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