Mondiali di ciclismo, Australia ancora protagonista: a Nannup la rassegna gravel 2026
L’Australia non si accontenta e, dopo esser stata sede degli ultimi campionati del mondo su strada andati in scena a Wollongong, ospiterà un’altra rassegna iridata. Come annunciato, infatti, proprio nel corso della manifestazione disputatasi nel Nuovo Galles del Sud, la nazione oceanica sarà teatro anche dei mondiali gravel 2026 i quali, per l’occasione, si svolgeranno a Nannup, nell’Australia occidentale.
Si tratterrà di una storica prima volta per l’evento al di fuori dell’Europa dato che le altre edizioni, a partire da quella di quest’anno fino a quella del 2027, sono state tutte assegnate a paesi facenti parti del Vecchio Continente. In particolare, Italia e Francia (con i mondiali in Veneto in programma nel biennio 2022-2023 e quelli attribuiti a Nizza nel 2024 e in Alta Savoia nel 2027) ospiteranno ben quattro delle prime sei rassegne iridate, mentre al Belgio toccherà l’onere di organizzare quella del 2025.
In mezzo, nel 2026 appunto, sarà il turno di Nannup, località situata a circa 280 chilometri a sud di Perth, già avvezza ad ospitare competizioni del genere visto che dal 2017 questo angolo di mondo fa da sfondo a Seven, una delle gare gravel più dure e note del paese inserita da quest’anno nel circuito Gravel World Series.
“Questo è il culmine di sei anni di lavoro: portare la fantastica regione di Blackwood col suo incantevole territorio sul palcoscenico mondiale e la prospettiva che i migliori corridori del mondo, uomini e donne, si sfideranno sul nostro epico percorso è un qualcosa che fa venire l'acquolina in bocca”, ha dichiarato a Cyclingnews il direttore di corsa di Seven, Stephen Gallagher, pronto a usare da volano per tutto il movimento aussie l’assegnazione fatta dall’Uci.
“L'annuncio dei campionati del mondo ha alzato l’attenzione sulla scena gravel in Australia", ha aggiunto. "Speriamo di far parte della crescita di questa incredibile disciplina qui e di vedere il nostro sport crescere in diverse regioni. Non vediamo l'ora di mostrare percorsi e progetti nuovi e innovativi in vista del 2026 con un festival a tutto tondo sul ciclismo in vista dei mondiali”.
Tra quattro anni, dunque, l’Australia tornerà a essere per qualche giorno il centro di gravità ciclistico del pianeta, dando vita a una manifestazione che già oggi rappresenta un notevole riconoscimento per il paese e che nel 2026, se verrà confermato il trend degli ultimi tempi, potrà suscitare un interesse e avere un seguito di pubblico davvero massici.
Vista aerea da drone del fiume Blackwood a Nannup, Australia (Shutterstock)