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Redazione

Omar Di Felice interrompe l'Antarctica Unlimited, ma è solo un arrivederci

Il lungo viaggio di esplorazione dei propri limiti spesso è in grado di mettere l’essere umano di fronte alla parte più remota di sé. Il tentativo di Omar Di Felice di portare a termine l'Antarctica Unlimited, il nome del progetto sportivo-divulgativo di realizzazione della prima traversata dell’Antartide in bicicletta in solitaria attraverso il Polo Sud, si è interrotto bruscamente dopo una settimana a causa di gravi problemi personali. Partito con dieci giorni di ritardo sulla tabella di marcia originale a causa di condizioni meteo particolarmente ostili, Di Felice ha fin da subito incontrato difficoltà extra sportive.

“Sarei falso se non ammettessi che il sentimento predominante ora è tristezza" afferma lo stesso l’ultracyclist, ospite anche in un puntata de Le Storie di BIKE, "Credo sia giusto raccontare cosa io abbia vissuto e cosa ci sia dietro quei gravi problemi personali che non mi hanno permesso di andare avanti. L’anno appena trascorso è stato un concentrato di dolore: mantenendo la riservatezza di cui ho bisogno per salvaguardare la mia privacy, mi sono trovato a lottare con cose ben più grandi di me, a partire dal ripresentarsi di problemi familiari che hanno accompagnato la mia vita".

Queste le parole a caldo di Omar Di Felice che, accortosi di aver perso la lucidità necessaria per gestire i rischi connessi al pedalare in solitaria in un territorio così estremo e selvaggio come l'Antartide, ha scelto di interrompere la propria avventura. “La scelta che ho fatto, di coraggio e dolore al tempo stesso, è stata l’unica possibile in questa condizione per non venir meno a quel patto di fiducia con la vita. Fermarmi un attimo prima di rischiare di perdere completamente la lucidità è stato il passo più sofferto ma l’unico possibile”

Partito da Hercules Inlet il 27 novembre, Di Felice stava cercando di percorrere oltre 1.200 km per raggiungere il Polo Sud e arrivare alla costa del Leverett Glacier, impresa mai riuscita integralmente a nessuno in sella ad una bicicletta. Prima di desistere dall'impresa, l'ultracyclist aveva percorso quasi 34 km tra i ghiacci dell'Antartide a cui dà l'arrivederci in attesa di poter proseguire il progetto lanciato e che prevederà, nel frattempo, la parte di divulgazione scientifica collegata a Bike to 1.5ºC.

(Foto credits @omardifelice)