Arctic Race of Norway, nel 2023 torna l'arrivo a Capo Nord
È quanto mai simbolica e significativa la scelta fatta dagli organizzatori di A.S.O. per l’edizione 2023 dell’Arctic Race of Norway (dal 17 al 20 agosto 2023), corsa che la prossima stagione celebrerà i suoi dieci anni di vita riproponendo per la seconda volta nella sua storia un traguardo sul celebre plateau di Capo Nord.
Tra i luoghi più iconici e visitati di tutta la Scandinavia, il secondo punto più settentrionale dell’Europa continentale (il primo è il vicino promontorio di Knivskjellodden, raggiungibile solo a piedi) tornerà quindi a fare da sfondo a una frazione della breve e scenografica gara a tappe norvegese otto anni dopo il primo pionieristico arrivo posto dagli organizzatori al termine della celebre strada E69.
In quell’occasione, ad imporsi davanti a tutti e a portare a casa la prima maglia di leader della generale fu Lars Petter Nordhaug, abile a distanziare di forza i rivali (primo fra tutti il magentino Davide Villella, 2°) nel finale ondulato di quella tappa inaugurale partita 204 chilometri prima da Hammerfest. Nel 2023 i corridori, con lo start che verrà dato a Kvalsund, ripercorreranno in maniera pressoché identica il tracciato del 2014 affrontando l’ascesa verso Skaidi, il noto tunnel sottomarino di quasi sette chilometri che collega la terraferma all’isola di Magerøya, i GPM di Kirkedalen e Selvika e i vallonati chilometri finali.
Parallelamente al lato agonistico, una la quarta e ultima tappa dell’Arctic Race of Norway 2023 avrà una valenza particolare anche dal punto di vista paesaggistico visto che la sinuosa strada percorsa dalle ruote del gruppo si snoderà lungo una terra di rara bellezza in grado di regalare scorci unici al mondo. Saranno paesaggi certamente diversi da quelli ammirati nel corso dell’ultima edizione che, contrariamente a quanto è avvenuto dal 2013 in poi, si è svolta interamente al di sotto del Circolo Polare Artico, tra la contea di Nordland e quella di Trøndelag.
Protagonista dell’edizione 2023 invece tornerà ad essere la fylke più settentrionale di tutte, quella di Troms og Finnmark, che con le sue località ha ospitato il maggior numero di partenze e arrivi della gara. A tal proposito, da un punto di vista prettamente statistico è opportuno rilevare che Alta (dove si concluderà la prima e partirà poi la seconda tappa) diventerà dopo Tromsø la seconda città più visitata dalla corsa, manifestazione questa che l’anno prossimo avrà un chilometraggio complessivo di 663 chilometri, il dato più basso finora fra tutte le edizioni già andate in scena.
Questo non vuol dire che lo spettacolo offerto sarà inferiore al passato perché ogni frazione è stata disegnata con insidie e asperità in grado di scompaginare le previsioni della vigilia e rendere la corsa potenzialmente sempre vibrante e accesa. A queste fasi si accompagneranno, come detto, istanti più tranquilli ma non meno appaganti in cui il pubblico avrà modo di far navigare gli occhi lungo gli scorci artici e viaggiare idealmente alle spalle dei corridori per “alcune delle zone più belle che la Norvegia ha da offrire a livello di natura selvaggia”. Parole, quest'ultime, del campione del mondo 2010 e ambasciatore dell’evento Thor Hushovd, uno che di Nord Europa e Arctic Race of Norway (da lui vinta nel 2013) se ne intende e che ad agosto, tra quello che accadrà in gruppo e i luoghi in cui esso si troverà a gareggiare, come gli spettatori da casa alla fine non potrà distrarsi nemmeno un secondo.
(credits: Pauline Ballet/Arctic Race of Norway)