Immagine
Salvatore Riggio

Ciclismo, i super Mondiali del 2031 assegnati al Trentino

Adesso è ufficiale: i Mondiali 2031 di ciclismo sono stati assegnati al Trentino. Il via libera è arrivato dal congresso dell’Unione Ciclistica Internazionale che si è svolto oggi in Ruanda (sede della rassegna iridata che si sta svolgendo in questa settimana. Il Mondiale, quindi, tornerà in Italia dopo 11 anni, da Imola 2020. Sarà un'edizione speciale. Infatti, come già in Scozia nel 2023 e come sarà in Alta Savoia nel 2027, saranno assegnati i titoli di tutte le discipline, cross a parte, nell’ambito di un format che ha cadenza quadriennale.

Il Mondiale 2031: dove si svolgerà

Il cuore delle gare su strada è destinato a essere Trento, che già ospitò gli Europei del 2021. Invece, Val di Sole pronta per la mountain bike, mentre per la pista si potrebbe andare fuori regione, utilizzando il nuovo velodromo di Spresiano (ancora in costruzione), in provincia di Treviso, nel Veneto. «Con queste assegnazioni l’Uci ha premiato non solo le singole candidature, ma tutto il movimento italiano il commento del presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni –. L’Italia si conferma come uno dei centri mondiali del ciclismo, capace di mettere insieme il calore delle nostre comunità, la passione dei nostri tifosi, la bellezza dei territori. Quello che ci aspetta nei prossimi anni sarà un crescendo di emozioni che si aggiungono agli eventi storici già celebrati, come le partenze del Tour e Vuelta o le recenti edizioni del Giro d’Italia. Il culmine di questo climax saranno sicuramente i Mondiali del 2031: vere e proprie Olimpiadi del nostro sport, in grado di concentrare l’attenzione del mondo sul Nordest, da sempre culla del ciclismo». Così, invece, Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani: «Questo è un altro meraviglioso riconoscimento internazionale delle capacità di rappresentare al meglio una candidatura ricca di contenuti e di opportunità, in grado di coniugare un progetto eccellente con la credibilità di una squadra di istituzioni che nel tempo hanno saputo lavorare insieme per lo stesso obiettivo». Infine, Luciano Bonfiglio, numero uno del Coni: «È stato premiato un territorio unico e riconosciute le capacità dell’Italia nell’organizzazione dei grandi eventi sportivi. È il risultato di un fantastico lavoro di squadra tra istituzioni, Federazione e realtà locali».

(Photo Credits: UCI)