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sterrato arn 2024

Federico Guido

Dall’Arctic Race of Norway alla The Bright Midnight e non solo: la Norvegia è sempre più gravel

Per il secondo anno consecutivo l’Arctic Race of Norway ha seguito quella che ormai è una tendenza consolidata proponendo nuovamente un’escursione sullo sterrato.

Nella seconda tappa, infatti, i protagonisti della principale corsa su strada norvegese si lanceranno fuoristrada percorrendo per tre volte un tratto di 1900 metri che potrebbe incidere, specialmente se nelle ore precedenti dovesse piovere, sull’esito della frazione con arrivo a Sørreisa.

L’intenzione degli organizzatori anche quest’anno è chiara: con lo sterrato la volontà è quella di rendere più effervescente e imprevedibile la corsa ripercorrendo le orme di altre nobili gare che, negli ultimissimi anni, hanno adottato questa soluzione per dare un tono ancora più spettacolare all’andamento delle proprie manifestazioni.

Sulla scia di un movimento in rampa di lancio

L’ARN dunque, da sempre attenta a ciò che accade nel mondo delle due ruote, anche nel 2025 ha continuato a muoversi nel solco tracciato da altri eventi su strada in passato ma, a ben vedere, l’inserimento dello sterrato non risponde solo alla volontà di rendere semplicemente le cose più spumeggianti emulando prestigiosi predecessori.

Attraverso uno sguardo più approfondito su quello che è il panorama gravel norvegese si può capire invero come tale operazione possa rappresentare un modo per cavalcare e dare ancora più risalto a un fenomeno che, anche nel paese scandinavo, sta facendo sempre più incetta di seguaci, praticanti e popolarità.

Gravel in salse diverse

Basta poco per rendersi conto che il gravel in Norvegia ha preso piede (non da molto a dire il vero, ma lo ha fatto) e, grazie ai positivi riscontri ottenuti in tempi recenti, si sta guadagnando uno spazio sempre più considerevole all’interno del pubblico ciclistico locale.

Manifestazioni di taglio differente come The Bright Midnight e NorthEast Gravel sono giunte quest’anno alla loro terza edizione, l’avventurosa Mother North ha spento nel 2025 la sua seconda candelina mentre, cavalcando questo affermato trend, un evento MTB come GravelBirken in quest’edizione proporrà per la prima volta due percorsi (uno da 100 e uno da 200 chilometri) riservati alle bici e agli appassionati gravel.

Alla luce di questo fermento, non sorprende dunque che nelle menti degli organizzatori dell’Arctic Race of Norway abbia preso forma il pensiero (poi concretizzatosi) di concedere spazio al gravel all’interno del proprio prodotto con il doppio obiettivo di movimentare le cose e, allo stesso tempo, porre ancor più sotto i riflettori una disciplina che in un contesto ambientale come quello norvegese, tra foreste incontaminate e sentieri collinari-montuosi poco battuti, trova certamente terreno fertile.

Photo Credit: ARN/Billy Ceusters