
Le archi-pedalate, alla scoperta di Milano tra architettura, storia, arte e scorci sorprendenti
Capitale della moda e del design, metropoli caotica e votata al commercio e agli affari, con le sue bellezze che spesso sfuggono agli occhi di chi la vive Milano riesce a stupire anche chi pensa di conoscerla. Capace di sorprendere con capolavori nascosti anche chi pensa di non trovarci più niente di bello, è una città che vive attraverso i suoi edifici, i cortili nascosti, i contrasti tra antico e moderno, con architetture che hanno fatto scuola in Italia e nel mondo. Tra il traffico frenetico, i più moderni e recenti quartieri e i chiacchierati grattacieli, Milano custodisce tesori nascosti di architettura e di storia che raccontano la bellezza silenziosa della città e aspettano solo di essere riscoperti da una prospettiva diversa, quella sulle due ruote. Dal Liberty che illumina i quartieri storici fino ai capolavori razionalisti, dalle più recenti architetture green e verticali ai piccoli gioielli che si nascondono dietro un portone o in un cortile d’epoca, la proposta è andare a scoprirli pedalando durante una serata rilassante di primo autunno, quando il clima ha ancora il sapore dell’estate ma pedalare non stanca per il caldo, accompagnati da una sapiente guida.
A organizzare tutto hanno pensato due storici brand del ciclismo, Rossignoli ed Eroica, e le date da segnarsi in agenda sono il 25 settembre e il 9 ottobre. Per chi vuole partecipare agli archi-tour, gratuiti ma a numero limitato previa registrazione, il ritrovo è alle 19.30 davanti al negozio di Biciclette Rossignoli, un’istituzione in Corso Garibaldi, nel cuore di Brera, da cui si parte per un itinerario di un paio d’ore alla portata di tutti. Per poi proseguire la serata nell’atmosfera conviviale dell’Eroica Caffè di Via Tabacchi, a due passi dal Naviglio Pavese, davanti a una birra artigianale o rifocillandosi con uno spuntino, per continuare a chiacchierare delle bellezze appena scoperte circondati da biciclette d'epoca. Per la serata casco e luci, neanche a dirlo, sono obbligatori.
Due appuntamenti che uniscono bicicletta, architettura e convivialità, nel cuore di una città merita di essere (ri)scoperta.