Museo del Ghisallo, record di visitatori ma fondi difficili da reperire
Nel 2025 il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo conferma il suo ruolo di punto di riferimento mondiale per gli appassionati di ciclismo e cultura sportiva. Gli ingressi totali sono stati oltre 11mila, in crescita rispetto agli ultimi due anni. Gli appassionati italiani rappresentano il 58% del totale dei visitatori, ma anno dopo anno aumentano anche le presenze provenienti dall'estero, da ben 70 nazioni diverse. Nel 2025 la classifica dei Paesi stranieri vede in testa Germania, seguita da Francia e Stati Uniti. Poi Australia, Regno Unito, Olanda, Belgio e Svizzera. In forte crescita Polonia e Danimarca, che entra per la prima volta nella top ten. Fanno inoltre il loro ingresso assoluto Honduras e Bermuda, a conferma del respiro globale del museo.
L’Italia che pedala fino al Ghisallo
L’80% dei visitatori italiani proviene dalla Lombardia, con un podio composto da Milano (26%), Como (25%) e Monza e Brianza (18%). Seguono Lecco (11%), Varese (7%), Bergamo (5%) e le altre province lombarde. Tra le regioni italiane, spiccano Piemonte (21%), Veneto (19%) ed Emilia-Romagna (14%), seguite da Toscana (10%) e Lazio (5%). Nel 2025 il museo ha registrato visitatori da tutte le regioni italiane, comprese Molise e Basilicata. Il profilo dei visitatori mostra che il pubblico è composto per il 77% da adulti tra i 18 e i 64 anni, 16% over 65 e 7% under 18. Il 18% del totale è costituito da ciclisti che arrivano in bicicletta, un dato in costante crescita che sottolinea la vocazione del museo come meta naturale dei pedalatori di tutto il mondo. A loro sono dedicati numerosi servizi: bike stand con lucchetti gratuiti, alloggi per casco e scarpe, ciabatte per la visita, e dal 2025 anche nuovi spazi con docce e bagni.
Fondi difficili da reperire
Carola Gentilini direttrice del Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo è soddisfatta: "Mi ha ripagato molto l’apprezzamento espresso dal pubblico per le mostre temporanee. Sia l’esposizione dedicata al Tour de France 2024 sia quella per gli 80 anni di Eddy Merckx, nel 2025, sono state riconosciute come allestimenti di altissimo livello. Considerato l’impegno, il tempo e lo sforzo creativo investiti, è per me una grande soddisfazione constatare che molti visitatori sono venuti appositamente per vederle, o sono tornati al Museo proprio grazie a questi contenuti temporanei". Il presidente della Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo, Antonio Molteni, denuncia la concreta difficoltà a reperire fondi per un vero cambio di passo: "La mia provenienza dal mondo del ciclismo 'di chi lo fa e lo organizza anche per le squadre' e la propensione alla concretezza nella gestione del lavoro mi induce a non essere ottimista, perché non possiamo permetterci di sederci su allori conservativi. Vorrei e farò di tutto perché succeda che questo museo cambi marcia e diventi un esempio di sostenibilità e di economia del ciclismo e della sua cultura. Devo però dire grazie a molti amici che arrivano costantemente in aiuto al museo per sostenere le nostre iniziative. Sono lo zoccolo duro di un team di partner che spero si rafforzi presto soprattutto in previsione del 2026 anniversario importante che segna i 20 anni di vita del museo".
(Photo credits: Archivio Museo Ghisallo e Angelo Giangregorio per #MuseoGhisallo)