
Parigi-Nizza, Jorgenson festeggia
L’ultima tappa della Parigi-Nizza, di 119 chilometri, va a Magnus Sheffield (quarta vittoria nella massima categoria, la prima su un traguardo di WorldTour), ma il trionfo – ed è il secondo consecutivo dopo quello del 2024 – è tutto di Matteo Jorgenson. Lo statunitense si porta a casa la vittoria nella Corsa dei due Mari. Appena inizia la corsa, Lenny Martinez è subito in difficoltà, mentre Brandon McNulty si deve ritirare. Mads Perdersen va subito in fuga, ma gli inseguitori non si preoccupano più di tanto e il gruppo si ricompatta.
Si resta così per molti chilometri. Però, prima del Col des Quatre Chemins Jorgenson è rimasto in testa con Sheffield, Pedersen, Aleksandr Vlasov e Felix Gall. Alla fine la spunta Sheffield, mentre lo statunitense arriva secondo e difende nel migliore dei modi la maglia gialla. È sua la vittoria, così come era accaduto nel 2024. Soltanto otto anni fa, nel 2017, il californiano (appena 18enne) mandava e-mail a tutte professionistiche europee che trovava sui motori di ricerca. Il sogno era quello di sbarcare nel Vecchio Continente e diventare un grande ciclista.
La risposta era arrivata dalla Chambery CF e dopo un colloquio, c'era stata la firma sul contratto fino al 2019, ma lo statunitense si era dovuto trasferire in Francia, imparando velocemente la lingua, così come iniziò a parlare molto bene lo spagnolo quando Jorgenson sbarcò alla Movistar e successivamente alla Visma. Le vittorie non sono tardate ad arrivare, fino alle due Parigi-Nizza. Lo statunitense si è imposto nella classifica generale con 1’15” di vantaggio sul tedesco Florian Lipowitz e 1’58” sull’olandese Thymen Arensman. Infine, il migliore italiano è stato Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck) che ha chiuso in 14° posizione.
(Photo credits: A.S.O./Billy Ceusters)