Tour e Vuelta, allarme tappe noiose
Allarme tappe noiose. È una delle preoccupazioni espresse dagli organizzatori delle principali corse ciclistiche mondiali. Lo si legge chiaramente in un passaggio della relazione di Kiko Garcia, direttore generale dell’Aiocc, l’associazione internazionale degli organizzatori di corse ciclistiche che venerdì scorso si è riunita nell’assemblea generale a Riva del Garda.
“Ce ne siamo resi tutti conto in questa stagione. Nelle tappe pianeggianti, quando lo sprint finale è l’epilogo prevedibile, molto frequentemente è successo che non ci siano stati attacchi e i movimenti sono cominciati solo pochi chilometri prima del traguardo”, ha spiegato Garcia. È capitato in occasione di cinque tappe del Tour de France (quindi quasi il 25% del totale dei giorni di gara alla Grande Boucle) e tre tappe alla Vuelta a Espana. “Non sappiamo se si tratta solo di una tendenza passeggera, ma questo fatto dovrebbe comunque preoccuparci e farci riflettere”, continua Garcia.
Per questo gli organizzatori delle corse hanno chiesto al Ccp, il sindacato mondiale dei ciclisti professionisti, di studiare possibili soluzioni per rendere queste tappe più divertenti per il pubblico. L’Aiocc suggerisce alcune possibilità: introdurre bonus legati a traguardi intermedi, distribuire punti Uci ai fuggitivi, accorciare le tappe per diminuire il rischio noia nelle frazioni pianeggianti.
Ancora da individuare la via di uscita, ma la preoccupazione è molto chiara: “Non abbiamo la soluzione, ma se questo trend continuerà – mette in chiaro Garcia – dobbiamo renderci conto che tappe con questo andamento rischiano di provocare una diminuzione dell’audience tv con la conseguenza che gli sponsor potrebbero cominciare a guardare in altre direzioni”.
(Photo credits: Unipublic/Cxcling)