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Van Aert
Salvatore Riggio

Van Aert, show a Dendermonde

A Dendermonde, nella provincia fiamminga delle Fiandre orientali, è Wourt Van Aert a vincere per la terza volta in carriera. Il belga si era già imposto nelle prime due edizioni, per poi saltare la terza e tornare il re indiscusso nella quarta. A otto giri dal traguardo, ricoperto dal fango (e la foto è già iconica per questo 2025) è partito in solitaria beffando Emiel Verstrynge, secondo a oltre un minuto dal vincitore. Non è stato facile per il corridore belga, anche perché si tratta di un tracciato che molti non sanno gestire.

La gara

È stata una gara difficile, ma ben gestita da Van Aert. Il belga poco alla volta ha recuperato sui due di testa, Toon Aerts (Deschacht-Hens-FSP) e Pim Ronhaar (Baloise Glowi Lions). Così dopo due tornate il corridore del Team Visma-Lease a Bike guidava già il gruppo proprio con Pim Ronhaar e Toon Aerts, ai quali si è aggiunto Emiel Verstrynge. Ed è stato proprio quest’ultimo il più reattivo, quello che ha cercato (e per molto tempo c’è anche riuscito) a tenere il passo di Van Aert.

I duelli

Ma nella seconda metà della gara il belga del Team Visma-Lease a Bike ha preso il sopravvento e ha iniziato ad accumulare vantaggio sugli inseguitori mettendo al sicuro il primo posto. Come ha fatto Verstrynge tenendo ben salda la seconda posizione. Ed ecco allora che è diventato avvincente il duello per il terzo posto, il gradino più basso del podio, tra Toon Aerts, Michael Vanthourenhout e Joran Wyseure. Ma ad avere la meglio è stato proprio quest’ultimo, che ha tenuto dietro i primi due della classifica di Coppa del Mondo, già a podio a Koksijde e Gullegem. Adesso la Coppa del Mondo di ciclocross torna tra due settimane a Benidorm dopo il weekend dedicato ai Campionati Nazionali (11-12 gennaio).

La felicità

«Nella seconda metà di gara ho avvertito dolore alla gamba destra, ma nel complesso ho retto bene. Il fatto che il mio corpo provi poco fastidio è un grande sollievo per me. È stato incredibile perché il fango arrivava fino alle caviglie. Se riesco a resistere per 60 minuti, significa che ho fatto un buon lavoro negli ultimi mesi. Nell’ultimo periodo sono riuscito a concentrarmi bene sui miei allenamenti su strada. Il duro lavoro con il fisioterapista mi ha fatto avere di nuovo un corpo su cui poter contare. Naturalmente ho ancora del risentimento alla gamba e anche alle costole, causati dalle cadute nella scorsa primavera, ma posso ritenermi soddisfatto», le parole di Van Aert.

(Photo credits: Teamvismaleaseabike)