Vietato alzare le braccia sul traguardo
Novità in vista nel mondo del ciclismo. Dalla settimana prossima, martedì 21 gennaio, i corridori dovranno tenere a bada la loro esultanza in caso di vittoria e soprattutto tenere le mani ben salde sul manubrio. Si tratta dell’introduzione di una nuova regolare a partire dall’inizio, in Australia, della nuova stagione professionistica con il Tour Down Under.
Come riporta il Corriere della Sera, si tratta di una nuova sezione dell’articolo 2.12.007 del regolamento dell’Unione Ciclistica Internazionale (Uci). Verrà sanzionato «l’atleta che rallenta durante uno sprint festeggiando nel gruppo o togliendo le mani dal manubrio». Però, c’è anche una precisazione dell’Uci, che ha rifiutato di metterlo nero su bianco: «Al momento il divieto non riguarderà il vincitore, ma solo i compagni che lo celebreranno». Però, non escludono che la sanzione possa in futuro riguardare il primo classificato, quando il suo arrivo non sia solitario.
In sostanza, sarebbe una sorta di fine epoca per un gesto che è da sempre un po’ l’essenza del ciclismo. Naturalmente, come si può comprendere in situazioni come queste, le pene saranno pesanti per i trasgressori: retrocessione all’ultimo posto, cartellino giallo (due gialli valgono una settimana di squalifica) e perdita del 25% dei punti nel ranking.
Ma perché questa scelta? L’Uci vuole ridurre i rischi di incidenti (anche se non se ne ricordano di clamorosi a causa delle mani alzate per festeggiare la vittoria al traguardo). Si tratta, quindi, di una questione di sicurezza. E tutti i corridori dovranno farsene una ragione.
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