Ciclabile dei Colli Euganei
Pendenza
Ciclabile
Sterrato
Regione
Provincia
La descrizioneLa Ciclabile Dei Colli Euganei, in gergo segnaletico “E2”, è un itinerario molto battuto da turisti e locali ed è quello che si può definire un grande classico della provincia di Padova. Quasi tutta pianeggiante, è prevalentemente composta da strade dove le automobili non transitano. Si tratta per lo più di strade asfaltate ma non mancano all’appello le consuete strade bianche tipiche dei percorsi Gravel, mezzo molto popolare nel territorio veneto che, per conformazione, offre moltissime possibilità agli appassionati del genere. Dal mio punto di vista, questo è l’entry level di quello che definirei uno dei paradisi del ciclista: il percorso, lungo una sessantina abbondante di chilometri, è un anello che circonda i Colli Euganei, meta turistica apprezzata per destinazioni naturalistiche ed enogastronomiche. Negli ultimi anni le strutture si stanno moltiplicando e nel periodo estivo c’è spazio per molti eventi come concerti e feste paesane. C’è da divertirsi, insomma. Questo giro l’ho fatto davvero moltissime volte, con varie declinazioni e attitudini, ed è sempre gradevole e relativamente poco impegnativo. Partendo da Monselice ci si ritrova subito su un argine, che accompagnerà per tutta la prima metà del percorso. Il primo paese che incrociamo è Este poi Lozzo Atestino al quale seguiranno Vo’ e Bastia di Rovolon. Tutto questo tratto sarà asfaltato e costeggerà il canale Bisatto, lo stesso che si costeggia da Monselice ad Este. Ci si guarda intorno, i colori sono splendidi ed è difficile fare un chilometro senza vedere almeno una villa in cui immaginare di abitare. Giunti a Lozzo ci si può soffermare sulla targa che cita una testimonianza dell’amore che il poeta Diego Valeri provava per queste terre. Si riprende la ciclabile dalla rotatoria del centro di fronte alla chiesa e si attraversa un piccolo quartiere residenziale prima di arrivare all’unica salita che incontreremo. Percorrendo il tragitto in senso orario la pendenza non è per nulla proibitiva. Il mio Garmin segnala 800 metri di lunghezza, ma non sono davvero tutti in salita che, in ogni caso, non supera mai il 7%. Attenzione perché percorrendo la ciclabile in senso antiorario la salita è più breve e di conseguenza ben più ripida (segnalata al 12%). Costeggiamo il Golf Club delle Frassanelle, che è per la maggior parte del tragitto coperto da alberi e, una volta terminata la discesa, ci si ritrova nuovamente in un argine nei pressi di un quartiere residenziale prima di sbucare nei pressi dell’Abbazia di Praglia, all’interno del comune di Teolo. Si sbuca dunque ad Abano Terme. Un’opzione, poco prima di entrare in paese, è quella di salire al monastero benedettino di San Daniele. Una volta superata Abano, ci si ritrova di nuovo a costeggiare il canale Bisatto. Chiudendo l'anello ci si può fermare ad ammirare il Castello del Catajo, nel comune di Battaglia Terme. Questa imponente costruzione risalente al sedicesimo secolo conta più di trecento stanze. Di proprietà privata, viene affittato e usato per eventi ma è comunque aperto al pubblico che vuole visitare. Siamo a pochi chilometri da Monselice, il nostro punto di arrivo. Terminato il giro ci si può fermare in Piazza Mazzini, a sorseggiare una bibita in uno dei bar. Attorno la Torre di Monselice e dalla parte opposta la Rocca, anch'essa meta consigliata. Da non perdereA Este consiglio di abbandonare per pochi metri la ciclabile, prendendo la strada del centro, per poter ammirare il Castello Carrarese che negli ultimi anni viene anche utilizzato per concerti e manifestazioni che, devo dire, guadagnano molto della scenografia. All’interno c’è un bar molto grazioso. Se si passa di qui al sabato mattina, ci si può imbattere nel mercato del paese. L’Abbazia di Praglia, all’interno del comune di Teolo, è un monastero benedettino e luogo di culto dotato di un’atmosfera che nessuna foto potrà mai restituire. Consigliato l’Agriturismo Villa Buzzaccarini (villabuzzaccarini.it) a Marendole (frazione di Monselice). Ottimo per il soggiorno. La difficoltà Una volta arrivati a Bastia di Rovolon occorre prestare attenzione perché la pista non è ben segnalata, essendoci di mezzo un piccolo tratto di strada statale che obbligatoriamente si deve attraversare. Qui, senza mappa, è effettivamente facile sbagliare strada. La ciclabile è carente di segnaletica anche nei pressi di Abano Terme. Quindi è necessario un po’ inventarsi il percorso. Poco prima di Battaglia Terme ci si imbatte nell’unico punto sgradevole del percorso: un passaggio a livello, quasi sempre chiuso e con tempi di attesa lunghissimi, contro il quale gli stessi paesani stanno protestando chiedendo un sottopassaggio.