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Con Pedalitaly si gira l'Italia anche dall'estero

Articolo pubblicato su BIKE Volume 4 edizione Spring aprile-giugno 2021

Il 2020 ha spinto ogni settore ad accelerare sulla digitalizzazione e a comprendere che un sapiente mix di reale e virtuale farà sempre più parte del nostro futuro. Così l’universo della bicicletta, che non può certo essere da meno, ha visto la nascita di una startup dedicata allo sviluppo del virtual e real cycling.

Partendo dal presupposto che l’attenzione esponenziale verso il mondo a pedali ha dovuto fare ancora i conti con limitazioni di movimento nazionali e internazionali, con continue incertezze e restrizioni in divenire, ecco che l’idea di Pedalitaly risulta già un’intuizione vincente. Obiettivo? Far pedalare i ciclisti di tutto il mondo – anche se solo attraverso uno smart trainer e uno schermo – sulle più suggestive strade d’Italia: in Val Camonica, per stare in Lombardia, pedalando da Edolo al Passo del Tonale, oppure nella bellissima riviera ligure delle Cinque Terre; o ancora sul Monte Serra in Toscana, immersi fra affascinanti uliveti e fitti boschi, tra Pisa e Lucca. Per chi vuole osare di più è possibile cimentarsi anche nel virtual tour del Trentino per affrontare lo stesso percorso dell’ultima tappa del Giro d’Italia 2020 fino a Campiglio.

Un sogno che diviene realtà (o quasi) per molti appassionati e neofiti dei pedali. “Il concetto di neverending cycling non vuole limitarsi a questo momento di chiusura forzata della stagione ciclistica a causa delle restrizioni imposte dai vari Dpcm”, dichiara Gabriele Mirra, co-fondatore con Endu del progetto Pedalitaly. "Il 'ciclismo che non smette mai di pedalare' di cui Pedalitaly si fa promotore vuole andare oltre e abbracciare tutte le situazioni che impediscono, in qualunque modo, la possibilità di uscire in bicicletta: il freddo polare, il caldo eccessivo, la lontananza dalle iconiche salite ciclistiche e la voglia di scoperta di nuovi territori. Il nostro obiettivo principale è portare l’Italia cicloturistica nel mondo”.

L’intento di Pedalitaly è proprio quello di promuovere un viaggio in bici attraverso le bellezze d’Italia pur restando nel salotto di casa propria, ovunque ci si trovi nel mondo. In questo modo la platea dei possibili fruitori diviene vastissima e internazionale e pone i riflettori sulla valorizzazione del territorio italiano.

La bontà dell’idea è stata confermata dal seguito che ha avuto La 6 Tappe, il primo circuito lanciato dalla startup. Una sorta di ‘mini-Giro’ con sei appuntamenti virtuali in cui i partecipanti si sono sfidati a pedalare sui rulli. La virtual challenge ha avuto il patrocinio dell’Agenzia nazionale del turismo (Enit) proprio per la sua valenza di promozione turistica in chiave decisamente innovativa. Prima il Passo Pordoi, poi è stata la volta della Valpolicella e del Passo Giau con i suoi 2.236 metri, dove i concorrenti hanno percorso oltre 32 chilometri e 1.046 metri di dislivello alla scoperta delle Dolomiti bellunesi. L’ultima tappa nella domenica di Pasqua ha decretato il vincitore dell’edizione 2021 in base al miglior punteggio nella classifica generale. Pronti per provare?

(Foto: Courtesy Pedalitaly)