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Viaggio a Trevignano Romano, dove la bici fa cultura

Articolo pubblicato su BIKE Volume 5 edizione Summer luglio-settembre 2021

Esiste un luogo, non lontano da Roma, dove di bicicletta si parla e si legge. Siamo a Trevignano Romano, sul lago di Bracciano, una delle mete più ambite dai romani che qui trovano ristoro nei momenti di libertà: ci sono osterie, campeggi, gelaterie, centri per la vela e un lungolago alberato da percorrere con lentezza. Al numero 127 di via Giuseppe Garibaldi, all’interno della Parrocchia di Santa Maria Assunta, c’è la nuova sede della Biblioteca della bicicletta dedicata a Lucos Cozza, non un campione di ciclismo, ma un archeologo ciclofilo e ambientalista, protagonista di quell’iconica e bellissima fotografia in bianco e nero: una bici con i freni a bacchetta e lui in sella con un libro tra le mani.

Lucos Cozza
Lucos Cozza

Si capisce subito che è un posto controcorrente, un piccolo patrimonio a pedali che i curatori Fernanda Pessolano e Marco Pastonesi definiscono visionario. Circa duemila libri tra saggi, manuali, poesie, letteratura per bambini, biografie di ciclisti e una sezione di romanzi che le due ruote le hanno in copertina, anche se non parlano in maniera specifica di bici. Un buon esempio è Vacca d’un cane di Francesco Guccini. Ci sono anche modellini di biciclette che arrivano dall’Africa, la maglia rosa del Giro d’Italia Under 23 del 2018, una serie di borracce e una Gimondi d’epoca che può far innamorare chi conosce l’Eroica, la manifestazione ciclostorica che si tiene sulle strade del Chianti.

Marco ci racconta il desiderio – o meglio, la visione – di creare una rete del pedalare e solidarizzare, con e per il territorio. Chi raggiunge la biblioteca pedalando, magari in mountain bike da Anguillara che poi è la prima fermata del treno che parte da Roma, troverà uno spazio accogliente, perfetto per mangiare e bere in compagnia, ma anche per ristorare il cuore e la testa. Una poesia, una filastrocca, pagine da leggere, da donare o da scambiare. E il dialogo sempre aperto, con appuntamenti, a partire da settembre, quando la biblioteca organizza incontri dedicati alla lettura e all’accoglienza, pomeriggi di festa in cui mangiare pane e salame e leggere Gianni Brera, Guido Vergani o Anna Maria Ortese. Fermo restando che i cicloturisti in gruppo, le scuole o le associazioni possono prenotare una visita in qualsiasi momento dell’anno.

In questo luogo speciale della Tuscia, nel bel mezzo del Parco di Bracciano e di Martignano, ci si aspetta che possano nascere poi idee, progetti o semplicemente che si possa riempire quella cesta messa lì per il book crossing, per condividere un libro senza chiedere nulla in cambio. “Non bisogna mai dimenticare – dice Marco – che sopra la bicicletta c’è sempre un uomo o una donna e che le storie della bicicletta sono sempre storie umane e sociali. E finché c’è bici c’è speranza”. Vale la pena arrivare qui anche solo per le bellezze che si possono incontrare lungo il lago di Bracciano, una specie di velodromo naturale distante circa trenta chilometri dalla capitale. La strada non ha una corsia ciclabile preferenziale, anche se è in cantiere un progetto per valorizzare questo pezzo di paradiso. Se ci si spinge un po’ più in là, oltrepassando pini e querce, c’è poi il lago di Martignano, una piccola oasi protetta dove si può godere di un po’ di pace.

La Biblioteca ha un sito internet (www.bibliotecadellabicicletta.it) dove si trovano anche i contatti, come il telefono e l’email.

Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza
Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza, interno.