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Riscoprire Varese e dintorni

Articolo pubblicato su BIKE Volume 6 edizione Autumn ottobre-dicembre 2021

Varese riparte dal cicloturismo. Nell’estate 2021 i volontari della sezione locale della Fiab hanno infatti mappato quattro nuovi percorsi che abbracciano soluzioni per ogni tipo di gamba e di bici, muscolare ed elettrica: tre si sviluppano su strada, uno su sterrato, perfetto per gravel e mountain bike. Ufficialmente identificati come Varese Bike Adventure – Vba per sintetizzare ricorrendo a una sigla –, dalle cronache locali sono già stati ritratti come una sorta di ‘Cammino’ varesino per cicloturisti. C’è anche un sito, Varesebikeadventure.com, che è ricco di informazioni utili e di servizio.

In pratica si tratta di una serie tracce Gps che indicano itinerari sequenziali lungo strade secondarie o comunque meno battute dal traffico, alcune asfaltate altre sterrate, e ciclabili che si intersecano tutte tra di loro, ma dove il punto di partenza e di ritorno è sempre la città di Varese. Se dai quattro percorsi si estrapolano brevi tratte, si possono trovare soluzioni per tutti, percorribili in sella alla bicicletta che più si preferisce, anche da famiglie con bambini, senza superare i quaranta o cinquanta kilometri complessivi. Ma i ciclisti più esperti possono raggiungere anche i 300 killometri.

I quattro percorsi indicati dalle tracce rispondono ad altrettante e differenti esigenze: il primo è il più impegnativo, di 300 kilometri con un dislivello positivo di 7mila metri; poi ci sono quello medio, da 150 chilometri, e quello più facile, da 100 chi- lometri, con un dislivello decisamente più leggero (poco più di mille metri). L’ultimo è quello dedicato a chi ama lo sterrato: 190 chilometri fino ad arri- vare al Campo dei Fiori dove si può godere di una vista meravigliosa sulla Pianura padana, a sud, e sull’intero arco alpino, a Nord, da uno dei balconi forse più belli della Lombardia.

“A chi si iscrive – spiega Enrico Bronzi, presidente di Fiab Varese Ciclocittà – noi forniamo via mail le tracce Gps con tutte le indicazioni necessarie. Il costo è simbolico: 10 euro una tantum. Il fruito- re è libero e decide come seguirli, se da solo o in gruppo e con la bici a cui è più abituato, nel tempo e nel modo che decide lui. Lungo i percorsi sono stati inoltre segnalati dei ‘checkpoint’, strutture amiche della Vba come alberghi, ristoranti e ciclofficine che possono aiutare il ciclista che ha bisogno anche solo di informazioni, e a lui sono riservati naturalmente degli sconti”.

Si pedala per lo più nella parte a nord della città, tra boschi di faggi e di castagni, ammirando i sette laghi, da quello di Varese al lago Maggiore, perdendosi con lo sguardo fino al canton Ticino. Dove, peraltro, ha puntato lo sguardo anche Vba. La ricerca dei migliori tratti per rendere questo territorio sempre più bike-friendly è infatti ancora in corso e nutre grandi ambizioni. “Stiamo cercando di ampliare questa ricerca anche alla zona vicina della Svizzera, dove ci sono molti altri punti assai interessanti”, confida Bronzi.

Senza dimenticare la zona più a Sud della città, però, dove, pedalando per lo più in collina, senza incontrare mai né grandi ascese né sola pianura, si trovano diversi luoghi di interesse storico e archeologico e il paesaggio varia: dai boschi della brughiera ai pascoli, campi agricoli e torrenti d’acqua. Luogo di villeggiatura per tanti milanesi fino a un tempo non troppo lontano e vicino ai centri dove oggi si allenano sia l’Inter sia il Milan. Tra profumi di fiori e piante che popolano ville private, giardini e parchi pubblici tra le città, fare una bella sgambata è qualcosa che vale la pena provare. Ogni stagione è buona: dai colori caldi dell’autunno alle fioriture di primavera.

Varese Bike Adventure
(Varesebikeadventure.com)