La tecnologia italiana per la mobilità sostenibile allarga gli orizzonti: Pin Bike sbarca in Europa. Dopo i riscontri positivi ottenuti sul suolo italiano dove, col passare dei mesi, sempre più realtà hanno deciso di sfruttare la sua tecnologia, Pin Bike si espande e, grazie ad alcuni accordi raggiunti di recente, a breve approderà in diverse località europee.

Nato nel 2018, questo tecnologico sistema antifrode, basato su un dispositivo hardware brevettato da montare direttamente sulla propria bici, ha riscosso un crescente successo in Italia venendo adottato da Comuni, scuole e imprese di vario genere nell’ambito di progetti di bike to work, bike to school e mobilità sostenibile.

Monitorando i chilometri percorsi e assegnando un numero corrispondente di crediti in denaro da spendere nei negozi della propria città, Pin Bike si è quindi attestato come apprezzato strumento per incentivare, come ribadito dal ceo e co-founder Domenico Capogna, “da un lato la mobilità sostenibile, dall’altro il commercio tradizionale, locale e di prossimità”.

Con questo duplice obiettivo, la causa di Pin Bike è stata sposata con entusiasmo da undici Comuni del Patto della zona Ovest nell’Area Metropolitana di Torino, da quelli di Bergamo, Pescara, Foggia e, infine, dai lavoratori del Policlinico Sant’Orsola e Ausl di Bologna i quali, attraverso Pin Bike, sono stati stimolati a modificare la propria routine di spostamento quotidiana optando per le due ruote.

Sulla scorta di questi incoraggianti esempi in Italia, Pin Bike ora avrà modo di incidere attivamente anche sulle abitudini e sulla mobilità urbana di alcune città europee. Lo farà grazie a ‘Bicification’, un progetto finanziato dall’Eit (Istituto europeo di innovazione e tecnologia) nell’ambito dell’iniziativa Urban Mobility (lanciata con lo scopo di creare una mobilità più efficiente e liberare lo spazio pubblico), di cui Pin Bike è partner tecnico.

In particolare, a partire dal prossimo giugno, Pin Bike lavorerà al fianco delle amministrazioni comunali di Braga (Portogallo), Istanbul (Turchia) e Tallinn (Estonia), città dove questo tecnologico sistema made in Italy verrà installato sulle bici dei cittadini con tre obiettivi differenti: valorizzare il commercio locale nel caso della località lusitana, avvicinare il traguardo del 50% degli spostamenti green in quello della metropoli turca, ridurre il numero di auto sulle strade e acquisire utili informazioni sui comportamenti dei ciclisti locali per dotarli in futuro delle giuste infrastrutture nella capitale estone.

In tutti e tre le circostanze, chi deciderà di utilizzare la bici per i propri spostamenti, grazia a Pin Bike, otterrà un incentivo pari a 25 centesimi di euro al chilometro nelle tratte casa-scuola o casa-lavoro e 7 centesimi al chilometro nelle tratte all’interno del perimetro urbano percorse nel tempo libero. Così facendo, si potranno accumulare crediti fino ad un massimo di 30 euro al mese da spendere, tramite voucher, presso i negozi della città.

Tali ricompense, nell’ottica del taglio del 90% delle emissioni di Co2 entro il 2050 stabilito dall’Ue, potranno portare a numeri significativi (in Italia dal 2018 con 1.640.362 chilometri pedalati si stima siano stati risparmiati 235 mila chili di Co2) ed è questo che ha indotto l’Eit a caldeggiare l’utilizzo di Pin Bike e l’adesione a Bicification anche in Europa.

“Camminare e andare in bicicletta, supportati da politiche e infrastrutture adeguate, sono il modo più veloce per aumentare la salute, la felicità e la sicurezza dei nostri cittadini e ridurre la nostra responsabilità individuale per le emissioni di gas serra, l’inquinamento acustico e la cattiva qualità dell’aria. Siamo entusiasti di aver lanciato Bicification per portare questa fantastica soluzione italiana in tutta Europa”, ha dichiarato con slancio Gareth Macnaughton, direttore all’innovazione dell’Eit Urban Mobility.