Quanto vale il ciclismo in Italia tra sport, produzione e impatto sostenibile
Il ciclismo in Italia non è solo passione ma anche economia. Lo ha ricordato, in occasione del fine settimana in cui Vincenzo Nibali ha salutato le corse e Filippo Ganna ha polverizzo il record dell’ora, Banca Ifis, divulgando i dati della ricerca Ciclismo, Italia leader nella produzione e nella valorizzazione delle corse sportive Grandi Classiche. Il caso ‘Giro di Lombardia, realizzata dall’ufficio studi dell’istituto nell’ambito dell’Osservatorio sullo Sport System Italiano, il progetto di ricerca di Banca Ifis specializzato nei prodotti e servizi per le piccole e medie imprese, che ha l’obiettivo di fotografare il valore economico e sociale dello sport.
Ciò che emerge dallo studio è che, dal punto di vista prettamente sportivo, la passione per il ciclismo smuove 10,7 milioni di appassionati e oltre 4 milioni di praticanti (sul tesseramento la Federazione ciclistica ha registrato un incremento del 13% nel corso del 2021, arrivando a superare i 70mila tesserati, di cui il 10% femminile, percentuale in costante aumento); mentre, in termini economici, i ricavi annui dei produttori di biciclette e componentistica, generano un volume di quasi 1,5 miliardi di euro, con una crescita media annua stimata per il biennio 2022/2023 nell’ordine del 7,3% e una quota di mercato che si attesta al 21% del mercato europeo complessivo di biciclette.
Secondo i dati dell’Osservatorio sono 610 le aziende che operano, tra produttori diretti di biciclette e componentistica, che con i loro ricavi rappresentano il 29% del fatturato complessivo dei produttori di veicoli, stimato in 5,2 miliardi di euro. Numeri che, spiega una nota, portano l’Italia al primato europeo in termini di produzione di biciclette, seguita da Germania e Portogallo che detengono rispettivamente il 15% e il 12% delle quote di mercato.
Bicicletta in Italia però non è semplicemente sinonimo di tradizione, con i costruttori che hanno fatto e fanno la storia dei successi su strada. In crescita, infatti, è anche la produzione di e-bike, con un rialzo del 25% nel 2021 che ha portato a incidere per l’11% sul totale. Inoltre, il 25% dei produttori ha aumentato gli investimenti, confermando l’alto tasso di innovazione del settore.
Pur essendo una passione radicata su tutto il territorio nazionale, precisa Banca Ifis, c’è una Regione che per numero di praticanti, società sportive e prestigio delle competizioni che ospita stacca di diverse lunghezze tutte le altre. La Lombardia vanta infatti, in termini di società sportive affiliate alla Fci il maggior numero, con 6 società ogni 100mila abitanti e un’incidenza del 20% sul totale nazionale. Sul territorio lombardo, per inciso, si stima che il Giro di Lombardia generi un impatto, tra diretto e indotto, da quasi 50 milioni di euro.
Entrando nel dettaglio del profilo dell’appassionato, conclude lo studio, si rileva che vi è un forte legame con la sostenibilità; l’87% degli appassionati è impegnato sul fronte del riciclo, il 71% è d’accordo sull’utilizzare il meno possibile l’auto e il 54% è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili.
La predilezione per la natura va di pari passo: il 72% preferisce una componente di attività fisica per le proprie vacanze, il 60% sceglie mete in base alla bellezza naturale del paesaggio e sempre il 60% è disposto a spendere di più quando viaggia.
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