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Mondiali Ruanda 2025
Stefano Scacchi

Africa, la nuova frontiera dell'e-bike

Il 2025 è stato l'anno del primo storico Mondiale di ciclismo in Africa, sul circuito di Kigali. Ma lo sviluppo della bicicletta in Africa va oltre questa prima volta in Ruanda che rappresenta già una pietra miliare. Lo spiega bene una delle tendenze più interessanti contenute nel report 'E-bike: il motore della mobilità sostenibile Made in Italy', presentato questa mattina al Festival di Trento e realizzato dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. "In Africa, l’uso di biciclette ed e-bike cresce velocemente - sottolinea il report - rappresentando una soluzione efficace alle sfide di mobilità di una popolazione giovane e in rapido sviluppo. Con molti giovani che si trasferiscono nelle città in cerca di lavoro, la domanda di trasporti sostenibili e accessibili rappresenta un’opportunità di sviluppo".

Vicini a quota 900 milioni

L'e-bike rappresenta una soluzione di avanguardia ai trasporti della nuova urbanizzazione africana: "Entro il 2050, la popolazione africana raggiungerà 2,5 miliardi, di cui 1,5 miliardi nelle aree urbane. Questa crescita richiede soluzioni di micromobilità elettrica per stimolare l’economia locale e ridurre traffico ed emissioni. Il mercato delle e-bike in Africa (inclusa la regione Medio Oriente-Africa) vale circa 895 milioni di dollari nel 2024, con un tasso di crescita annuo composto (Cag) di circa il 4,5% previsto fino al 2030. Paesi come Kenya, Algeria ed Egitto stanno investendo nella mobilità leggera ed elettrica per migliorare l’accesso ai servizi, creare posti di lavoro e supportare una generazione in movimento, con le e-bike come risposta innovativa ed economica alla mobilità urbana. L’e-bike si diffonde rapidamente nelle città africane per commuting, delivery e mototaxi, grazie a modelli accessibili  come il leasing, il pay-as-yougo e le stazioni di battery swap e allo sviluppo di infrastrutture per supportare la mobilità elettrica".

Il Ruanda tira anche nell'e-bike

Decisive forme di incentivi che stanno portando alla creazione dei primi stabilimenti industriali nel continente: "Molti paesi in Africa stanno attivamente implementando una varietà di incentivi e politiche progettate per incoraggiare e promuovere la diffusione su larga scala dei veicoli elettrici, migliorando le infrastrutture e rendendo i veicoli elettrici più accessibili. Paesi come Kenya, Sudafrica, Nigeria, Ghana, Ruanda, Algeria ed Egitto guidano lo sviluppo, con interventi di pianificazione e incentivi fiscali, startup locali e primi impianti di assemblaggio e produzione africana".

L'export italiano

"In Africa, si sviluppano nuove opportunità di mercato", sottolinea il report analizzando l'andamento del settore: "Il mercato globale delle e-bike, attualmente valutato intorno ai 50 miliardi di dollari, sta registrando una crescita significativa, con un tasso di crescita annuale composto stimato tra il 4,5% e il 6% nei prossimi cinque anni. Le aziende italiane di e-bike consolidano la leadership nell’export europeo. Gli Stati Uniti si confermano il mercato più importante per le esportazioni extra-UE". Nel 2024 l'export italiano di e-bike è stato pari a 150 milioni di dollari, con un saldo positivo di 15 milioni nella bilancia commerciale del settore con importazioni pari a 135 milioni. Nettamente prevalente l'export all'interno dell'Unione europea: 86%. Il comparto extra-Ue vale il 14%. L'Africa potrebbe spingerlo più in alto. 

(Photo credits: www.uci.org)