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Rossi Forum
Stefano Scacchi

Come corre la Bike Economy, se Parigi vuole copiare Milano

Siamo abituati a considerare le città a nord delle Alpi sempre più avanti dell’Italia in tema di mobilità ciclabile e politiche virtuose intorno al mondo della bicicletta. Invece, c’è un aspetto nel quale Parigi vuole prendere esempio da Milano. È uno dei tanti temi emersi durante l’annuale Forum ‘Come corre la Bike Economy’, organizzato giovedì 27 novembre a Palazzo Giureconsulti a pochi passi da Piazza Duomo a e Milano.

Parigi chiede lumi

ForumNe ha parlato Sergio Rossi, direttore generale di Formaper della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che da alcuni anni ha creato un interessantissimo programma di formazione per lavoratori nella filiera della bicicletta, ancora più affasciante perché diversi corsi di questa scuola si svolgono al Vigorelli. Un bellissimo modo di far rivivere lo storico velodromo, sempre in attesa di poter tornare ai fasti di un tempo nelle gare su pista. “Dall’Ile de France ci hanno contattato per capire se potevano replicare quello che stiamo facendo”, ha spiegato Rossi che ha ricevuto richieste analoghe anche da diverse province lombarde. Ma sentirsi chiamare da Parigi fa un certo effetto perché negli ultimi anni la capitale francese ha fatto uno straordinario balzo in avanti nelle politiche a favore della ciclabilità. Basta sfogliare, ad esempio, il Copenaghenize Index 2025 che classifica le città mondiali in base a 13 parametri di ciclabilità: Parigi è 5a, Milano 79a. Eppure è stata Parigi a chiamare la Camera di commercio di Milano per chiedere informazioni su un approccio molto virtuoso. “Fa molto piacere perché di solito siamo noi italiani abituati a pensare di dover seguire le best practice altrui”, aggiunge Rossi. Parlano i numeri. Da quando sono partiti i corsi di Bike economy - la scuola, il primo polo pubblico a livello nazionale per formare profili professionali qualificati e specializzati maggiormente ricercati dalle imprese della filiera della bike economy, sono stati formati 360 nuovi professionisti, tra giovani in cerca di prima occupazione, disoccupati o inattivi oppure persone in cerca di nuovi sbocchi professionali, con un tasso di collocamento lavorativo pari al 45% a sei mesi dai corsi. A questi si aggiungono 70 imprenditori partecipanti ai corsi di consolidamento e potenziamento delle competenze manageriali. Novità dell’offerta formativa è il corso IFTS "Tecniche di riparazione e manutenzione bike”, in partenza il 1° dicembre, primo esempio, a livello nazionale, di un percorso di specializzazione tecnica superiore (post diploma o post qualifica professionale) per il settore delle due ruote, che rilascia una certificazione di competenze riconosciuta all’interno del Quadro europeo delle qualifiche. Numeri che sono arrivati fino a Parigi.

L'itinerario del marmo del Duomo

ForumIntorno a questo programma di formazione, il Forum 'Come corre la Bike Economy' è stata l'occasione per conoscere meglio tante iniziative di successo nel mondo della bicicletta. Paola Baggi, cofondatrice di Bici & Vacanze, ha parlato degli itinerari molto originali preparati da questa agenzia milanese: dalle cave di marmo di Candoglia in Val d'Ossola a Milano, seguendo il tragitto del marmo usato per costruire il Duomo, oppure da St. Moritz a Milano con parentesi ferroviaria sul trenino del Bernina. A proposito di montagne Giacomo Miranda e Giovanni Petronio hanno illustrato il successo della prima edizione della Great Ride Milano-Cortina. Manolo Bianchini, Ceo di Imatra Sport, ha spiegato l'innovativo sistema degli Imatra coin per acquistare on line più agevolmente biciclette di un certo livello. E Davide Cassani, ambassador di Suzuki Bike Day, ha raccontato l'ampliamento felice dei Suzuki Bike Day all'autodromo di Monza che bissano l'appuntamento a Imola. Con la doppia soddisfazione di essere riuscito a estendere anche alle strade della Brianza la chiusura al traffico motorizzato per consentire di pedalare liberi ai ciclisti che hanno scelto il percorso più lungo, fuori dall'autodromo. Una piccola grande impresa per chi conosce la ritrosia degli amministratori locali a chiudere le strade alle auto.