
Buratti, le sensazioni al primo grande giro della carriera
Dei tre debuttanti italiani alla Vuelta a España 2025, Giulio Pellizzari, Alessandro Verre e Nicolò Buratti, il portacolori della Bahrain-Victorious è l’unico per il quale la gara a tappe spagnola rappresenta il primo Grande Giro della carriera. Alla seconda stagione integrale nel World Tour con la compagine bahreinita, per il ventiquattrenne di Udine è arrivata infatti finalmente l’ora di misurarsi con le tre settimane di corsa e portare così a un livello ancora superiore la conoscenza di sé stesso e dei propri limiti.
Tutto ciò, come ci ha ricordato lui stesso, avverrà supportando le ambizioni di classifica del suo capitano alla Vuelta Antonio Tiberi, un compito questo che tuttavia non esclude che in più d’una circostanza il vincitore del GP Capodarco 2022 potrà mettersi in evidenza giocandosi le proprie carte. “Siamo qui con l’obiettivo di curare la generale con Antonio e per questo saremo tutti al suo fianco. Avremo comunque delle occasioni per essere liberi e tentare di entrare in qualche fuga o provare a giocarcela nelle poche tappe veloci che ci sono. In quelle circostanze cercherò di buttarmi e dire la mia, ma l'obiettivo resta quello di dare una mano ad Antonio per la classifica”.
Con le idee ben chiare in testa, dunque, Nicolò affronterà quello che è un passo importante per la carriera di ogni giovane corridore ovvero testarsi per la prima volta con 21 giorni di corsa (quasi) consecutivi, una sfida non indifferente per la quale il prodotto del CTF ha affinato adeguatamente la propria forma in altura. “Posso dire che la condizione buona e che sto bene. Sono arrivato qui al via della Vuelta pronto per affrontare come si deve il mio primo grande giro. Sono curioso di vedere come reagirà il mio corpo una volta superati gli otto/dieci giorni di corsa (perché finora in carriera non ho mai disputato gare a tappe più lunghe) e osservare che risposte avrò nella famosa terza settimana, se sarò veramente stanco oppure se avrò ancora gamba per essere competitivo”.
Questo tipo di riscontri saranno inevitabilmente accompagnati, come è lecito che sia per una prima volta del genere, da un denso concentrato di emozioni che sul viso di Buratti ha iniziato ad affiorare da ben prima del via. “L'emozione per essere qui ovviamente è tanta perché per me tutto ciò rappresenta qualcosa di nuovo. In generale, non so bene cosa aspettarmi ma di sicuro sono motivato e deciso a fare bene”, ha affermato a proposito il classe 2001, destinatario di alcune parole da parte dei suoi compagni e dei suoi ds che sicuramente lo hanno aiutato a ridimensionare l’attesa.
“In squadra mi hanno detto che alla fine si tratta di una gara di ciclismo come le altre con l’unica differenza che dura un po’ di più per cui la cosa giusta da fare è interpretarla giorno per giorno e vedere progressivamente come va”. Con questo mindset, Buratti potrà certamente capire molto più di non solo relativamente al suo fisico ma anche al suo futuro prossimo che ancora è tutto da conoscere. “Al momento, sono sincero, non so ancora nulla riguardo alla prossima stagione. Di sicuro gli obiettivi non cambiano: continuare a migliorarsi e raggiungere risultati sempre più importanti”, ha chiosato determinato Nicolò prima di lanciarsi nel suo primo GT.
(Photo credits: x.com/BHRVictorious)