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Streets for kids

Alessia Bellan

Clean Cities: Parigi al primo posto, Bologna la migliore in Italia

Streets for kidsSono oltre 100 gli eventi organizzati nel nostro Paese e circa 500 in tutta Europa: fino a fine maggio migliaia di bambini, insieme con associazioni ambientaliste e gruppi di genitori in 18 paesi europei, scenderanno in strada con feste, girotondi e biciclettate. Promossa da Clean Cities Campaign, l’iniziativa Streets for Kids punta a trasformare le strade urbane in luoghi più sicuri e vivibili per gli adulti di domani. L'obiettivo? Promuovere la mobilità attiva intorno alle scuole, incoraggiando la chiusura temporanea o permanente delle strade al traffico durante gli orari di entrata e uscita e restituire lo spazio pubblico ai piccoli, riducendo l'inquinamento atmosferico, il rumore e minimizzando il rischio di incidenti. I comportamenti e il fisico in fase di sviluppo dei bambini, compresi i tassi più elevati di camminata e dell’uso della bicicletta rispetto agli adulti, li espongono a maggiori rischi di collisioni stradali e inquinamento, mentre l’utilizzo assiduo dell’automobile provoca una diminuzione drastica della capacità dei più piccoli di spostarsi in autonomia, contribuendo a una vera e propria “epidemia” di inattività. Da qui l’appello perché si costruiscano città a misura di bambino e più sostenibili per tutti lanciato da Clean Cities Campaign, una coalizione di oltre 60 ONG, associazioni ambientaliste, think-tank, movimenti di base e organizzazioni che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030 e sostiene compagne per la mobilità attiva, condivisa ed elettrica per un futuro più vivibile, inclusa la graduale eliminazione dei veicoli con motore a combustione interna dalle città europee.

“I migliori risultati in tema di strade scolastiche si osservano dove esiste una forte pressione civica dal basso – commenta Anna Becchi, Campaign Lead di Streets for kids – “segno che il lavoro dei movimenti e dei genitori può produrre risultati concreti, soprattutto nel contesto delle strade scolastiche. In Italia, sono città come Milano, Roma e Torino, dove gruppi attivi hanno contribuito a spingere le amministrazioni verso pedonalizzazioni permanenti, che si stanno vedendo maggiori risultati”.

 Bologna la più virtuosa

Qualche segnale di miglioramento si vede, ma in generale è proprio l’Italia a uscire zoppicante dalla classifica di Clean Cities: nessuna città italiana rientra nella top 10, spunta Bologna, ma solo al 16° posto, la più virtuosa tra le italiane, seguita da Milano (23ª) e Torino (24ª) e, tra le ultime, Firenze (29ª) e Roma (32ª). Il report evidenzia infatti come il Belpaese manchi di investimenti costanti soprattutto su ciclabilità e moderazione della velocità, sebbene si distingua positivamente per le strade scolastiche. I risultati si basano su dati ufficiali raccolti in 5 mesi direttamente dalle amministrazioni e da fonti pubbliche di 36 città campione, sulla base di tre indicatori strettamente legati ai consigli delle Nazioni Unite e di autorevoli esperti. Il primo è il numero di “strade scolastiche” presso le scuole primarie, che regolano il traffico per aumentare la sicurezza stradale, ridurre il rumore ambientale e migliorare la qualità dell’aria, oltre a favorire il cammino e stimolare l’uso della bicicletta da parte degli studenti. Il secondo è il numero di piste ciclabili, è dimostrato infatti che i bambini si sentano più sicuri a viaggiare su piste ciclabili fisicamente separate dal traffico. Ultimo, il limite della velocità in ambito urbano a 30 km/h, che riduce inquinamento e incidenti – una misura supportata da OMS, OCSE e Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti. Rispetto ai singoli indicatori l’Italia mostra segnali positivi per quanto riguarda le strade scolastiche, con Milano 2ª a livello europeo e Torino (4ª) e Bologna (11ª) ben posizionate. Anche Roma (16ª) fa progressi, mentre Firenze è tra le 10 che non hanno nemmeno una strada scolastica.Classifica Clean Cities

Modesta anche la performance rispetto all’indicazione della moderazione della velocità e del traffico: la migliore è Bologna, prima grande “Città 30”, seguita da Firenze e Milano, con Torino e Roma ancora molto indietro. Considerati i benefici riconosciuti della riduzione della velocità sulla sicurezza stradale, l’inquinamento dell’aria e acustico e la promozione della mobilità attiva, c’è ancora molto da fare in questa direzione per migliorare le cose. Non va meglio se si guarda l’aspetto delle infrastrutture per la ciclabilità in sede separata, che ci vedono indietro rispetto all’Europa con Roma tra le ultime tre e Milano, Firenze, Bologna e Torino tutte in basso. Segno evidente che sia necessario un investimento deciso in infrastrutture ciclabili sicure e continue. Sembra aver intrapreso la direzione corretta Milano, con la pedonalizzazione delle strade scolastiche: con il programma Piazze aperte, infatti, sono 14 quelle realizzate a fine 2024, a cui si aggiungono anche ampi interventi di allargamento dei marciapiedi in prossimità delle scuole, altri 5 interventi di pedonalizzazione già in fase di realizzazione per il 2025 e le 23 strade car free (in entrata/uscita da scuola). È fondamentale tuttavia, come sottolinea la campagna Streets for kids, proseguire a ritmo serrato per rispondere velocemente alle istanze dei cittadini che dal basso si sono attivati, mantenendo un indirizzo politico coerente e condiviso per accelerare la trasformazione della città, rendendo la comunicazione e pianificazione degli interventi sempre più chiara ed esplicita in tutte le sue fasi. Il percorso di Roma, iniziato con entusiasmo, con 15 strade scolastiche pedonali e 5 temporanee, ha vissuto una fase di rallentamento proprio per mancanza di fondi.

 

Uno sguardo all’Europa

Classifica Clean CitiesI rapidi progressi di Parigi, Londra e Bruxelles stanno scalzando i leader storicamente più virtuosi, come Amsterdam e Copenaghen. Parigi è diventata la migliore città d’Europa per i bambini che camminano, vanno in bicicletta e si muovono in autonomia, conquistando il primo posto in classifica grazie alla sua rete estesa di piste ciclabili protette, limiti di velocità ridotti e zone a traffico limitato o assente vicino alle scuole. Amsterdam, Anversa, Bruxelles, Lione e Helsinki hanno conseguito buone posizioni in classifica: un mix tra pionieri della mobilità urbana progressista e nuovi arrivati in rapido miglioramento. Rispetto al primo indicatore, le strade scolastiche, Londra ne conta 525, più di qualsiasi altra città nella classifica. Milano e Parigi seguono. Attualmente esistono quasi 1.000 strade scolastiche in 26 delle città esaminate. Almeno un quinto delle scuole primarie ne dispone a Londra, Milano, Parigi, Torino e Anversa. Parigi ed Helsinki dispongono di una rete di ciclabili protette pari quasi alla metà (48%) della loro rete stradale. Copenaghen segue con il 43%. Monaco di Baviera, Amsterdam, Amburgo, seguite da Anversa, Barcellona e Bruxelles stanno recuperando terreno. Rispetto infine alla velocità urbana a 30 km/h, Parigi vanta questo limite sull’89% delle strade, seguita da Bruxelles e Lione, Amsterdam, Bristol e Madrid.