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Pogacar in azione nella 7° Tappa del Giro del Delfinato
Salvatore Riggio

Giro del Delfinato, è il trionfo di Pogacar

Un assaggio per il Tour de France che partirà il 5 luglio. Tadej Pogacar controlla Jonas Vingegaard, suo rivale numero uno nella Grande Boucle, e fa suo il Giro del Delfinato. L’ultima tappa, però, parla francese. Viene vinta, infatti, da Lenny Martinez della Bahrain-Victorious, che si presenta da solo al traguardo e conquista l’ultima frazione, la La Val-d’Arc-Plateau du Mont-Cenis di 133,3 chilometri. Per lui è il suo nono successo da professionista. Pogacar, come ormai ci ha abituato da tempo, fa il suo fino alla fine. Tiene sotto controllo Vingegaard e risponde nel migliore dei modi al tentativo di allungo del danese. Quando parte, infatti, a poco meno di sette chilometri dall’arrivo, lo sloveno non gli concede spazio. Pogacar è a quota 99 vittorie in carriera e mette nel mirino il Tour de France per arrivare a 100. Conquista il Delfinato con un vantaggio di 59” su Vingegaard della Visma e di 2’38” sul tedesco Florian Lipowitz della Red Bull. L’altro protagonista, Remco Evenepoel, chiude in quarta posizione, ai piedi del podio. Con un distacco dal campione sloveno di 4’21” dal vincitore.

L’ultima tappa

Inizialmente a dare una scossa alla corsa ci pensa l’olandese Mathieu van der Poel. Resiste soltanto l’irlandese Ben Healy, ma nella prima fuga si aggregano altri corridori. Tra questi, c’è Lenny Martinez. Gli inseguitori sono a 4’: a -58 chilometri dal traguardo ci prova Jake Stewart. Van der Poel cerca di resistere, ma non ce la fa con il tentativo di accelerazione dello spagnolo Enric Mas. L’unico a stargli dietro è Lenny Martinez che scatta e vince l’ultima tappa del Delfinato. Arriva davanti a Vingegaard e Pogacar. Lo sloveno non ha mai perso di vista il danese. E ora la sfida tra i due è rimandata al Tour de France.

Prima tappa al Giro di Svizzera

Terminato il Delfinato, inizia il Giro di Svizzera. La prima tappa, con arrivo a Kussnacht, si è decisa a circa 90 chilometri dall'arrivo (mentre l'acquazzone ha travolto tutti a 35 chilometri dal traguardo). C'è stata una maxi-fuga di addirittura 29 atleti che ha sorpreso il favorito Joao Almeida. Non c'è stata la reazione del portoghese. Il successo è andato a Romain Gregoire, arrivato davanti a Kevin Vauquelin e Bart Lemmen. Quarto Julian Alaphilippe. Il francese ha avuto il coraggio di rischiare e ha iniziato nel migliore dei modi la corsa elvetica. Appuntamento alla seconda tappa: l'Aarau-Schwarzsee (177,1 chilometri). In questa frazione la maggior parte dei 2.700 metri di dislivello sarà concentrato negli ultimi 60 chilometri. I corridori affronteranno la salita di Guggisberg (5,2 chilometri al 4,5%).

(© A.S.O./Tony Esnault - criterium-du-dauphine.fr)