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Amaro del ciclista

Redazione

L'amaro del ciclista dal bisnonno grimpeur al pilota che piaceva a Enzo Ferrari

È stato lo sponsor di uno dei Bike Awards, consegnati in occasione del recente Italian Bike Festival a Misano Adriatico: il premio Imprese Sportive vinto da Omar Di Felice. Si tratta dell’Amaro del ciclista, prodotto dalla Distilleria Casoni di Finale Emilia. Negli ultimi anni è un nome sempre più conosciuto dagli appassionati. Ma non è così nota la bella storia che ha portato l’azienda emiliana a lanciare questo prodotto sempre più diffuso.

amaro del ciclistaIl ciclista, che ha dato l’idea ed è raffigurato sulla bottiglia, è il bisnonno dell’attuale amministratore delegato, Paolo Molinari. “Tutto un altro giro”, è lo slogan che accompagna l’amaro. “Anche noi proviamo i nostri giri”, ha scherzato Molinari sul palco dei premi di Bike Channel prima di raccontare le gesta del suo avo. Il bisnonno nel 1904 partiva ogni sabato da Finale Emilia in bicicletta per andare a trovare la fidanzata Maria a Fiumalbo, ultimo paese prima della provincia di Modena prima dell’Abetone. Da un estremo all’altro del modenese, dalla bassa a 15 metri sul livello del mare a un borgo di montagna a 935 metri di altitudine. Circa 130 chilometri con oltre 900 metri di dislivello, con le biciclette e le strade di una volta, in gran parte sterrati. La famiglia della futura bisnonna di Molinari si rendeva conto dello sforzo del fidanzato, che infatti veniva ritemprato all’arrivo da uno zabaione e da un goccino di amaro fatto con le erbe dell’Appennino.

Dalla ricetta di quel distillato di oltre un secolo fa, necessario a ridare sollievo a un innamorato stremato dalle tante ore sui pedali, è scattata la scintilla per l’Amaro del ciclista. “Abbiamo voluto ricordare le imprese amatoriali e quasi eroiche del mio bisnonno”, dice Molinari che ricorda anche un altro particolare sull’etichetta. Il profilo del centro di Finale Emilia, perso per sempre a causa del terribile terremoto del 2012 che ha devastato gran parte dell’Emilia e ha avuto come epicentro proprio il comune del modenese.

Mario CasoniMa nella famiglia Casoni, proprietaria dell’omonima distilleria, c’è posto anche per altre storie romanzesche con lo sport protagonista. Molinari è nipote di Mario Casoni, 86 anni, che ha guidato l’azienda alla svolta da una realtà locale a una dimensione internazionale. Casoni è stato un pilota automobilistiche capace di vincere 131 gare in carriera tra rally, turismo ed endurance, correndo anche in F3 e F2. Fino a convincere Enzo Ferrari a proporgli di guidare la Rossa in Formula Uno. Mario, però, rifiutò proprio per non dover sottrarre troppo tempo all’impresa di famiglia. C’erano le gesta di un avo ciclista per amore da tramandare ai posteri tra una bevuta e l’altra di amaro a base di erbe appenniniche.