Lipowitz: "Pogacar e Vingegaard fanno gara a parte, io lotto per il terzo posto"
E' stato la grande sorpresa del 2025: Florian Lipowitz. Il 25enne tedesco della Red Bulla Bora Hansgrohe ha stupito con il terzo posto al Tour de France, un'impresa che è diventata immaginabile dopo il terzo posto al Giro del Delfinato alle spalle dei soliti due: Pogacar e Vingegaard, primi due ovviamente anche alla Grande Boucle.
Lipowitz racconta, in un'intervista al podcast tedesco Cycling magazine, che non pensa minimamente di riuscire già ad avvicinarsi allo sloveno e al danese a partire dal prossimo Tour (nell'ultima classifica generale ha rimediato rispettivamente 11' da Pogacar e oltre 6' da Vingegaard): “Vingegaard e Pogacar corrono a un livello completamente diverso, loro due fanno gara a parte. È più una lotta per il terzo posto. Ho sempre visto Pogacar e Vingegaard in televisione, non mi sarei mai aspettato che un giorno avrei corso insieme a loro e raggiunto quel livello. Il mio allenatore ha detto che per lui non era una sorpresa. Per me lo era sicuramente. Non mi sarei mai aspettato un qualcosa del genere. Mi rende felice correre contro Pogacar. Si vogliono ottenere i migliori risultati, ma se si ha la possibilità di correre contro il migliore al mondo, allora si coglie l’occasione, si può sempre lottare per il secondo o terzo posto”.
Il tedesco vuole tornare al Tour: "E' la corsa più importante e ovviamente tutti vogliono partecipare. Mi piacerebbe correrlo. Non ho ancora esaminato i dettagli del percorso, ma ho visto che il prossimo anno sarà molto impegnativo, con un’ultima settimana estremamente dura. Il Giro d'Italia, invece, non è in programma, ma non dovrò decidere da solo". Le gerarchie interne sono cambiate con l'arrivo di Evenepoel che si aggiunge a Roglic, Pellizzari e Lindley. A Lipowitz non dispiacerebbe un approccio della Red Bull Bora Hansgrohe al Tour con un doppio capitano: "Come leader unico sei sottoposto a più pressione e devi saper crescere in quel ruolo".
Infine Lipowitz racconta il suo approccio alla notorietà: "A Evenepoel piace l'attenzione, ama essere al centro dell'attenzione. Per me non è proprio così. Forse ci completiamo bene a vicenda. Si legge molto online e non è facile rilassarsi: se non mi sono fatto sentire è perché credo che il mio corpo fosse semplicemente al limite e avesse bisogno di una pausa. È importante per me che la vita non ruoti esclusivamente attorno al ciclismo. Sono felice quando posso essere di nuovo solo. Cerco di mettere da parte l'attenzione, ma al giorno d'oggi non si può evitarla completamente".
(Photo credits: Red Bull Content Pool)