Immagine
Ivan Basso e Francesca Polti

Redazione

Francesca Polti si racconta a Bike

Ecco alcuni estratti dell'intervista a Francesca Polti, pubblicata sul numero 19 del magazine Bike, che si può scaricare gratuitamente a questo link https://bikechannel.it/newsletter

Francesca Polti racconta la sua storia tra imprenditoria e ciclismo, una passione che nasce da un amore famigliare per lo sport: Polti, azienda leader nel settore degli elettrodomestici, è stata sponsor nel basket e nella Formula 1. Poi ha vissuto una lunga storia nel ciclismo con il Team Polti dal 1983 al 2000, vincendo il Giro delle Fiandre 1994 con Gianni Bugno e il Giro d’Italia 1999 con Ivan Gotti, per citare due dei successi più significativi. Adesso l’azienda di Bulgarograsso, in provincia di Como, è il motore economico del team gestito da Ivan Basso e Alberto Contador, da quest’anno legato alla sponsorizzazione di Visit Malta che ha preso il posto di Kometa nella denominazione. Alla ricerca del miglioramento giornaliero Francesca Polti, presidente e a.d. del gruppo, racconta come sta riportando in alto la passione di famiglia per il ciclismo.

[...] La collaborazione con Basso e Contador “è iniziata quasi per caso, con un messaggio su LinkedIn che non mi aspettavo. Pochi giorni dopo l’inizio del Giro d’Italia 2023, è arrivata una risposta di Ivan a un mio post. Me l’ha segnalato la mia assistente, inizialmente non ero nemmeno sicura che fosse davvero Ivan. Non cercava sponsorizzazioni, mi ha parlato del suo progetto con Contador, trasmettendo la sua visione per il futuro del ciclismo. A fine giugno dell’anno scorso abbiamo organizzato un incontro. È stata al tempo stesso una delle decisioni più significative e più rapide che abbiamo mai preso. Quell’incontro ha segnato il ritorno di Polti nel ciclismo, sotto una nuova luce e con una chiara proiezione verso il futuro”.

Sul ritorno al Giro d'Italia: “È stata una grande emozione ritrovare l’energia e la passione che hanno caratterizzato la storia di Polti. Ha rinverdito ricordi indelebili di quando seguivamo il Team Polti con mio padre in prima fila. Sentire di nuovo il calore dei tifosi e rivedere il nostro marchio sulle strade mi ha dato un grande senso di orgoglio e appartenenza. È stato un momento di ritorno alle origini, ma anche uno slancio verso il futuro”. 

[...] "Il mondo del ciclismo, così come molti altri settori sportivi e non, ha ancora tanta strada da fare per raggiungere una piena inclusione femminile, specialmente in ruoli apicali. Essere una delle poche donne in questo contesto mi motiva ancora di più a far capire quanto sia prezioso uno sguardo diverso, anche in uno sport che storicamente ha visto prevalere la componente maschile. Spero che la mia esperienza possa far comprendere l'importanza del contributo femminile nel ciclismo. E spero che presto ogni talento venga valorizzato e riconosciuto indipendentemente dal genere. Mi auguro di poter ispirare altre donne a intraprendere percorsi simili, portando le loro competenze e visioni. La diversità nella leadership, sia maschile che femminile, può generare vantaggi, favorendo innovazione e nuove prospettive”.