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Enrico Salvi

Intervista a Scaroni: “La stagione migliore della mia carriera. Quell’Europeo...”

Tra i bilanci della stagione migliore della propria carriera e gli obiettivi della prossima, con nuove responsabilità. Christian Scaroni, parlando con bikechannel.it, ha approfondito i temi della stagione appena trascorsa, con lo sguardo verso un 2026 sempre all’attacco.

Il corridore dell'Astana, che ha vinto la classifica generale della Coppa Italia delle Regioni, a margine della premiazione ha raccontato come la vittoria sia un riconoscimento alla continuità avuta nel corso dell’anno: "Per me significa tanto: vuol dire che nell'arco della stagione ho dato continuità ai risultati. Ho vissuto una stagione bellissima, credo la più bella da quando corro in bicicletta, ora arriverà la parte un po' più difficile che è quella di riconfermare quello che abbiamo fatto quest'anno. Comunque la motivazione non mi manca e siamo già proiettati nel 2026".

Quel podio sfiorato all’Europeo...

Oltre ai risultati ottenuti nel calendario italiano che gli hanno permesso di vincere la Coppa Italia delle Regioni, la conferma della stagione più importante della carriera arriva dalla prima vittoria di tappa al Giro d'Italia nella frazione San Valentino Brentonico e dall'Europeo in Ardèche affrontato da protagonista, concluso al quarto posto dietro Tadej Pogacar, Remco Evenepoel e Paul Seixas. È quello il piccolo rimpianto di Scaroni in una stagione eccellente: "Sì, ho vissuto tante prestazioni di alto livello, tra le più significative quella del Giro d'Italia che porterò sempre nel cuore anche per come è arrivata, e il Campionato europeo che se avessi la bacchetta magica lo trasformerei in un podio che sarebbe stato veramente determinante: bellissimo avere una fotografia insieme ai due dei più grandi talenti della storia del ciclismo".

Prestazioni derivate sia da un miglioramento personale ma anche da una squadra, l’Astana, sempre votata all’attacco: "Abbiamo constatato che quest'anno lavorando bene su certi aspetti hanno portato dei miglioramenti, pertanto cercheremo di rifare quello che abbiamo fatto l'anno scorso e perché no migliorare su alcuni aspetti di squadra. Quest'anno l'abbiamo approcciato in modo aggressivo, sapevamo che ogni corsa doveva essere come l'ultima per raggiungere il traguardo dei punti e mantenere la licenza World Tour. Credo che il prossimo anno dobbiamo partire con la stessa mentalità".

Un 2026 all’attacco e con più responsabilità

Per questo è in cantiere un calendario pieno di appuntamenti da cerchiare in rosso con un ruolo ancora più importante: "Inizierò subito dalle corse in Spagna a fine gennaio: abbiamo constatato che nei periodi più freddi ho le migliori prestazioni (nel 2025 a febbraio ha vinto in Francia il Giro delle Alpi Marittime e la Classic Var, ndr) e di conseguenza abbiamo deciso di ripartire ancora una volta dalla Spagna. Adesso attendiamo l'ufficialità delle tappe del Giro d'Italia l'1 dicembre per capire quale possa essere il grande giro più adatto a me, se il Tour de France o il Giro. Io personalmente preferirei continuare sul Giro d'Italia che è una corsa che mi ha dato tanto quest'anno e mi piace ecco, sperando un giorno di indossare la maglia rosa. Comunque avrò delle responsabilità addosso: ho dimostrato già all'europeo che partendo da capitano non ho subito la pressione, per questo non vedo l'ora che mi diano tutte le responsabilità del caso".