
Tour de France, le pagelle al primo giorno di riposo: Pogacar, Milan e...
Il primo giorno di riposo del Tour de France 2025 arriva dopo dieci tappe ricche di sorprese, conferme, novità e colpi di scena. Le frazioni dedicate ai velocisti sono state protagoniste di questa fase iniziale della Grande Boucle, ma la cronometro di Caen e i primi arrivi in salita hanno già dato molteplici indicazioni.
Pogacar, Milan e...Ben Healy
Pogacar 9: il protagonista totale è sempre lui. Due vittorie di tappa (la prima che gli ha garantito il centesimo successo in carriera), un secondo posto alla cronometro di Caen (dietro soltanto a Remco Evenepoel) e una classifica generale già parzialmente incanalata sui suoi binari. Tutto sembra andare per il verso giusto per lo sloveno, ma dovrà fare attenzione alla potenza della Visma-Lease a Bike e ad una UAE Emirates-XRG che ha perso Joao Almeida per ritiro.
Soudal-QuickStep 9: Tim Merlier sta dominando in lungo e in largo gli sprint di questa Grande Boucle, due successi di tappa e una tecnica magistrale in volata. Oltre agli sprint del belga, è arrivata anche la vittoria nella cronometro con il suo connazionale Evenepoel, che è ancora terzo in classifica generale a un minuto e mezzo circa da Ben Healy.
Healy 8.5: l'attuale leader della classifica generale, che ha riportato l'Irlanda in maglia gialla dopo 38 anni, ha completato il piccolo grande capolavoro nel corso della sesta frazione. Corsa magistrale dalla fuga, con attacco solitario e vittoria con quasi tre minuti di vantaggio sul resto del plotone. L'irlandese ha costruito il suo rientro in classifica e la sua scalata proprio lì, per poi finalizzare il tutto (anche grazie ad un Pogacar sornione) nella decima tappa. Stoico, e attenzione alle sorprese di qui in avanti.
Van der Poel 8: due giorni in giallo, una vittoria di tappa ma soprattutto una fuga storica che è arrivata ad un passo dalla gloria. Se nel 2024 era quasi stato un assente ingiustificato, il Tour di VDP fino ad ora è stato magistrale.
Philipsen 7.5: la prima volata, con tutti i big protagonisti, è stata cannibalizzata dal belga della Alpecin-Deceuninck. Estremamente sfortunato nel corso della terza frazione a Dunkerque, Jasper ha dovuto salutare anzitempo la Grande Boucle. Davvero un grande peccato, avrebbe potuto regalare sfide entusiasmanti con Milan e Merlier.
Milan 7: una media tra il 9 dell'ottava tappa, che ha riportato l'Italia al successo al Tour dopo sei anni e 113 tappe, e il 5 delle altre volate disputate. Jonathan è sempre lì, sempre presente, ma ancora tecnicamente indietro rispetto a Merlier e Philipsen. Può sicuramente togliersi altre soddisfazioni da qui alla fine, ma deve migliorare da molti punti di vista.
Girmay e Ineos, dove siete?
Vingegaard 5.5: è vero, il danese della Visma-Lease a Bike dal punto di vista dell'atteggiamento sembra essere diverso da quello dello scorso anno. Più pimpante, acceso, reattivo. Resta quasi sempre a ruota di Pogacar e lo sfida psicologicamente. Il crollo nella cronometro di Caen e il nulla di fatto della decima tappa però, fanno pesare maggiormente il piatto della bilancia dell'insufficienza. Ha tutto il tempo per rimediare e ribaltare il Tour, ma il distacco da Pogacar è già significativo.
Ineos Grenadiers 5: con il ritiro di Ganna nella prima tappa, le speranze dei granatieri si restringono a Carlos Rodriguez e Thymen Arensman. Lo spagnolo non sembra brillante, e paga già quasi sei minuti dal leader della classifica generale. L'olandese ha strappato il secondo posto nella tappa 10, dovendo però unirsi alla classica fuga di giornata. I tempi dello strapotere del "vecchio" Team Sky sembrano ormai andati.
Girmay 4.5: dov'è finito il Bini Girmay del 2024? Dopo qualche scaramuccia con Milan il velocista eritreo della Intermarché-Wanty è sparito dai radar. È ancora terzo in classifica a punti appena davanti a Merlier (soprattutto in virtù degli sprint intermedi), ma non sembra avere quello spunto che gli permise di vincere la maglia verde nella passata stagione.
(photocredits: A.S.O.)