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Jonas Vingegaard
Salvatore Riggio

Vingegaard: "Basta abuso di monossido"

No all’uso del monossido di carbonio nel ciclismo professionistico. Chi alza la voce su questo argomento è Jonas Vingegaard nell’intervista rilasciata al quotidiano francese Le Monde. Quella di inalare il monossido è una pratica venuta fuori durante lo scorso Tour de France. Diverse le squadre che hanno ammesso di farne uso. «Noi della Visma facciamo un inalazione all’inizio del periodo di allenamenti in altura e la ripetiamo alla fine», ha raccontato Vingegaard.

E ancora: «Alcune squadre ne abusano, inalano regolarmente basse dosi di monossido di carbonio portando a un miglioramento significativo delle prestazioni dei loro corridori. Questo è ingiusto e l’Agenzia mondiale antidoping dovrebbe vietarlo». In sostanza, questa pratica non è vietata dal regolamento antidoping. Però, c’è chi teme – come il campione danese – che qualcuno ne possa abusare per migliorare le proprie prestazioni.

A far conoscere tutto questo è stata un’inchiesta, durante il Tour de France del 2024, di Escape Collective. Due i possibili differenti usi del monossido. Sempre secondo questa inchiesta, un utilizzo servirebbe per monitorare i valori ematici durante i ritiri in altura, mentre il secondo è per migliorare le prestazioni, seppur con dei rischi per la salute dei corridori.

Da qui l’allarme lanciato da Vingegaard, che inizierà la sua stagione 2025 il 19 febbraio alla Volta Algarve, breve corsa a tappe portoghese che si concluderà il 23 febbraio. In programma, come è ormai già noto, ci sono anche la Parigi-Nizza e la Volta Catalunya. A giugno si riparte con il Delfinato, poi ci sarà il Tour de France, già vinto nel 2022 e 2023 davanti al rivale Tadej Pogacar. 

(Photo credits: Shutterstock)