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Primoz Roglic
Salvatore Riggio

Giro, i favoriti senza i tre tenori

Non ci saranno i tre grandi tenori in questo Giro d’Italia. Non parteciperà Tadej Pogacar, che punta sul Tour de France e sulla Vuelta, così come Jonas Vingegaard, che ha intenzione di rendere la vita difficile allo sloveno nella Grande Boucle, e Remco Evenepoel, vittima di una brutta caduta a inizio dicembre. Il corridore danese è stato l’ultimo dei tre a ufficializzare la sua assenza. Una scelta fatta, sia chiaro, non per via del tracciato, molto più impegnativo dell’edizione passata, ma perché ha l’obiettivo di conquistare la maglia gialla per la terza volta in carriera dopo i successi del 2022 e del 2023.

Lo ha detto lo stesso Vingegaard al media day della Visma. Correrà anche la Parigi-Nizza e il Giro di Catalogna: «Il Tour è la corsa che conta di più per me. È la corsa più importante dell’anno ed è qualcosa di speciale per me. Ovviamente voglio vincere una terza volta e soprattutto presentarmi alla partenza con la migliore preparazione e forma possibile. La Vuelta? È una corsa speciale, una delle gare più belle del mondo che ho sempre amato guardare in televisione, quindi mi piacerebbe vincerla», sono state le sue parole.

Senza i tre tenori, quindi, adesso sono due i grandi favoriti del Giro d’Italia: Primoz Roglic e Juan Ayuso. Il 35enne sloveno andrà a caccia del bis dopo il sigillo del 2023, ma sono in tanti a chiedersi se riuscirà a reggere la fatica di tre settimane decisamente impegnative. Invece, il 22enne spagnolo, dopo il terzo posto alla Vuelta di Spagna nel 2022 e la seconda piazza all’ultima Tirreno-Adriatico, punta alla maglia rosa con decisione. Sarà il capitano della UAE Emirates e farà di tutto per centrare il suo obiettivo.

In lista c’è anche il nostro Antonio Tiberi, che avrebbe voluto più tappe a cronometro oltre i 13,7 chilometri a Tirana (seconda tappa) e i 28,6 chilometri da Lucca a Pisa per aprire la seconda settimana. L’azzurro dovrà dare il massimo in salita. L’anno scorso, intanto, ha chiuso quinto nella Corsa rosa. Da non dimenticare anche corridori come lo spagnolo Mikel Landa e il britannico Simon Yates.

(Photo credits: Shutterstock)