
Vuelta a España 2025, a Novara sorride Jasper Philipsen: tappa e prima maglia roja
Volata doveva essere e volata è stata al termine della tappa inaugurale della Vuelta a España 2025, la Torino-Reggia di Venaria-Novara di 186 chilometri, vinta in maniera netta allo sprint dal primo favorito di giornata Jasper Philipsen. Il belga, perfettamente pilotato nelle ultime centinaia di metri dai suoi compagni, non ha avuto problemi a sbarazzarsi della concorrenza relegando in seconda e terza posizione rispettivamente Ethan Vernon (Israel-Premier Tech) e Orluis Aular (Movistar), con Elia Viviani (Lotto) che invece ha chiuso in quarta posizione risultando il primo italiano all’arrivo.
Per Philipsen, alla 55ᵃ vittoria in carriera e al quarto acuto personale nella corsa iberica dopo quelli messi a segno nelle edizioni 2020 e 2021, è arrivata anche la soddisfazione di indossare la prima maglia roja di leader della classifica generale che, in virtù degli abbuoni assegnati durante la tappa, lo vede comandare con 4 secondi su Vernon e altrettanti su Pepijn Reinderink (Soudal Quick-Step).
La fuga di giornata e i primi traguardi
La frazione è vissuta nelle sue fasi iniziali sull’iniziativa di Pepijn Reinderink (Soudal Quick-Step), Nicolas Vinokurov (XDS Astana Team), Joel Nicolau (Caja Rural - Seguros RGA), Koen Bouwman (Team Jayco AlUla), Hugo de la Calle (Burgos Burpellet BH) e Alessandro Verre (Arkéa - B&B Hotels). Arrivati insieme a contendersi prima l’unico GPM di giornata de La Serra (vinto da Verre) e poi il traguardo volante di Valdengo (primo a transitare Vinokurov), i sei hanno quindi smarrito l’accordo a poco più di 80 chilometri dal traguardo quando de la Calle ha deciso di allungare in solitaria. Con gli altri fuggitivi presto riassorbiti dal plotone, lo spagnolo è rimasto allora in avanscoperta per una quarantina di chilometri con un vantaggio piuttosto esiguo prima che, su iniziativa soprattutto degli uomini Alpecin-Deceuninck e Lidl-Trek, ai -40 km dal traguardo il gruppo neutralizzasse il suo tentativo andando così ad approcciare in formazione compatta e con tutta calma gli ultimi decisivi chilometri. Qui, nonostante le numerose rotonde, nessuno è incappato in cadute o problemi di sorta e così l’Alpecin non ha avuto problemi nel lanciare in maniera perfetta Jasper Philipsen verso il primo successo e la prima maglia roja dell’80ᵃ Vuelta a España.
L’abbraccio tricolore alla partenza
Prima del via sia i corridori che tutta la carovana hanno potuto bearsi del caloroso saluto rivolto alla manifestazione dal pubblico italiano. La Reggia di Venaria e tutte le zone circostante sono state infatti agghindate di gagliardetti, installazioni e cartelli tutte unite da un solo minimo comune denominatore: il colore rosso, simbolo della maglia di leader e della gara. Questo tocco cromatico, unito al pubblico occorso numeroso per applaudire i propri beniamini (su tutti Filippo Ganna) e assistere a quello che era un evento storico a tutti gli effetti, ha contribuito a creare una cornice accogliente e assolutamente godibile, perfetta per dare il la col sorriso a tre settimane di corsa serrate e molto intense.
Photo Credit: Rafa Gomez/SprintCyclingAgency