
Vuelta a España, tappa 10: doppietta di Vine, Vingegaard torna in rosso
Ancora Jay Vine, ancora Jonas Vingegaard. L’australiano vince la decima tappa della Vuelta a España 2025, la Parque de la Naturaleza Sendaviva - El Ferial Larra Belagua al termine di un'altra azione solitaria dalla fuga. Il danese invece si riprende la maglia rossa all’inizio della seconda settimana, anche se tra i big della generale non ci sono stati veri e propri attacchi frontali.
100 km folli, niente fuga
Dopo la vittoria di Vingegaard a Valdezcaray che ha chiuso la prima settimana, altra tappa sostanzialmente unipuerto ad aprire una seconda settimana che si preannuncia durissima. Si comincia con 175,3 km, dal Parque de la Naturaleza Sendaviva a El Ferial Larra Belagua. Una frazione che tendenzialmente sale con qualche dentello: una salita di terza categoria (Alto de las Coronas) prima del traguardo, posto su un’ascesa un po’ più dura rispetta a quella di domenica.
Il giorno di riposo e il vento favorevole, rendono la prima parte della tappa a dir poco frenetica. 50 di media prima ora, 49 dopo due ore in un percorso con falsopiano leggermente all’insù. Una tensione massimo che non fa partire la fuga e che può creare cadute: come quella ai -117 km che coinvolge Raul Garcia Pierna. Il corridore dell’Arkea, quinto nell’ultima tappa, è costretto al ritiro.
UAE protagonista
Dopo 100 km a tutta, con in mezzo anche un rischio corso dal gruppo passando in mezzo a dei manifestanti pro-Palestina, la fuga riesce a partire. E che fuga: 30 corridori tra cui Bjerg e Vine (UAE), Aular, Castrillo e Romo (Movistar), Sobrero (Red Bull), Vervaeke (Quick-Step), Kwiatkowski (Ineos), Armirail (Decathlon), Tejada, Conci e Masnada (Astana), Molard (FDJ), Nicolau (Caja-Rural), Vermaerke (Picnic), Quinn (EF) e Lecerf (Quick-Step). Sull’Alto de las Coronas allungano Vine (sempre più protagonista della maglia a pois) e Romo, raggiunti poi da altri 9 corridori, poi ai -20 è Segaert che dopo il traguardo volante ci prova tutto solo. Alle sue spalle il gruppetto dei primi 9 inseguitori a 40”, mentre il gruppo è tirato dalla Bahrain Victorius della maglia roja che controlla a 3 minuti prima dell’imbocco dell’ultima salita.
Sul 1a categoria di Larra Belagua (9,4km al 6.3%, con pendenze più dure nella parte centrale) fin dalle prime rampe UAE protagonista, davanti e dietro. Vine si lancia all’inseguimento di Segaert, l’intero blocco squadra prende in mano l’onere di fare il ritmo nel gruppo maglia rossa. Castrillo passa l’australiano (che perde terreno), riprende il belga e tira dritto. Anche il separato in casa Ayuso (link) mette alla frusta tutti, poi un’altra trenata di Bjerg e il gruppo si sgretola. Perdono contatto la maglia rossa Træen, Ciccone, Gall, Bernal. Per la vittoria di tappa Vine riprende e supera Castrillo.
Ai -5 Almeida rilancia e si staccano per un momento i due Red Bull Bora, Hindley e Pellizzari, ma non è un affondo duraturo ed è la Visma con Jorgenson a controllare un ritmo che permette anche il ricongiungimento di Ciccone. Al traguardo ancora una volta Jay Vine alza le braccia al cielo: seconda vittoria in questa Vuelta per la maglia a pois, quarta in 10 tappe per la UAE, un dominio. Secondo e terzo posto per i Movistar con Castrillo e Romo, il gruppo dei migliori arriva con 1’05” di ritardo, la maglia roja a oltre 2 minuti, perdono secondi Fortunato, Bernal e Gall. Vingegaard riprende così il simbolo del primato con 26 secondi su Træen e 38 su Almeida. In Top10 Ciccone rimane sesto (+2’05”), Pellizzari è 9° (+2’16”). Domani tappa movimentata a Bilbao, simile alla classica di San Sebastian, per finisseur più esplosivi, ma alla Vuelta ogni giorno è buono per attaccare.
Corsa, 10a tappa: la classifica
1. J. Vine (AUS), 3h56’24”
2. P. Castrillo (SPA), +35”
3. J. Romo (SPA), +1’04”
4. A. Ryan (IRL), +1’05”
5. T. Pidcock (GBR), +1’05”
Corsa, 10a tappa: la classifica generale
1. J. Vingegaard (DAN), 37h33’52”
2. T. Træen (NOR), +26”
3. J. Almeida (POR), +38”
4. T. Pidcock (GBR), +58”
5. F. Gall (AUT), +2’03”
(© A. S. O. Unipublic/Rafa Gómez/Sprint Cycling Agency)