


Bike Tour Ortona-Vasto
Regione
Provincia
Sterrato
Bici ideale
di Alessandro Ricci
Una ciclabile littoranea di 134 chilometri. È la proposta per pedalare lungo tutta la costa abruzzese e manca davvero pochissimo perché sia collegata nella sua interezza. Su tutto spicca la Via Verde della Costa dei Trabocchi, ricavata lungo l’ex ferrovia Adriatica: una lingua di asfalto verde vista mare. Sono 42 i chilometri che vanno da Ortona a Vasto con la possibilità poi di proseguire fino a San Salvo Marina.
La città di San Tommaso
Si comincia proprio dalla marina di Ortona, la città di San Tommaso. Prima di avventurarsi lungo la Via Verde, è bene visitare anche la città in collina. Nella Basilica, dedicata al Santo del “se non vedo non credo”, se ne conservano le reliquie. Simbolo del posto è il Castello Aragonese, costruito nel 1452 e danneggiato dai bombardamenti del Secondo conflitto mondiale. La città era riferimento della Linea Gustav: un tracciato ciclopedonale sul percorso della fortificazione realizzata dai tedeschi, vuole trasformare una linea di guerra in linea di pace. Sulla Via Verde si pedala in serenità e bellezza, grazie anche ai murales realizzati nella zona del porto e a ridosso del muraglione di contenimento della Riserva Naturale Regionale Punta dell’Acquabella, a firma di artisti internazionali.
Evenepoel e D'Annunzio
Protagonisti indiscussi lungo questo percorso sono i trabocchi, diventati patrimonio di ogni appassionato di ciclismo grazie alla prima tappa del Giro d’Italia 2023, la cronometro corsa su queste strade e vinta da Remco Evenepoel. Per descriverli, ecco le parole di Gabriele d’Annunzio: “Una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simili ad un ragno colossale”. Fra le 32 strutture spicca il Trabocco Turchino che ispirò, appunto, il racconto dannunziano. Fonti storiche datano la realizzazione delle prime strutture intorno al 1627. La pedalata qui è davvero per tutti, in piano e in sede protetta, passando le vecchie gallerie ferroviarie i ponti. Su tutti, quello sul Fiume Sangro con la foce dove è facile osservare l’Airone cenerino. Nella vicina Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro vive la più grande colonia di Testuggine di terra di tutto l’Abruzzo.
Il secondo faro più alto d'Italia
La meraviglia continua nella Riserva Naturale Regionale Punta Aderci, il cui simbolo è il fratino. Dal promontorio la vista va verso il faro di Punta Penna, il secondo più alto d’Italia, 70 metri. Nell’area protetta si pedala su strada bianca, dopo la quale un breve tratto di asfalto su strada, porta verso il proseguimento della ciclabile. L'intero percorso è segnalato grazie alla Rete Ciclabile dei Trabocchi: un sistema di strade secondarie, aste fluviali, che, insieme alla Via Verde, sviluppa un totale di 300 chilometri di percorsi. Nel passaggio a Vasto Marina, da segnalare il Parco archeologico sommerso e la Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto. E dall’alto veglia la città storica, l’antico Municipio Romano di Histonium.