Bike Tour Torrebruna-Colledimezzo

Intermedio
41.00 km
940
1150mt
Abruzzo

Regione

Chieti

Provincia

Mtb

Bici consigliata

di Federico Guido

Vi raccontiamo un viaggio lento e immersivo sulle colline della provincia di Chieti, in Abruzzo, da Torrebruna a Colledimezzo. Partiti da Torrebruna, la strada sale dolcemente per 6 chilometri fino al bivio per Schiavi d’Abruzzo. L’itinerario continua agevolmente a mezzacosta dando modo di apprezzare le ampie vedute sui verdi dorsali circostanti punteggiati da cespugli gialli di ginestra e grappoli di abeti bianchi.

Nel paese di Fangio

Con gli occhi e il cuore in totale armonia con l’ambiente, si tocca il comune di Castiglione Messer Marino (celebre per aver dato ai natali al padre del pilota automobilistico Juan Manuel Fangio, ricordato con un murale) subito oltrepassato il quale si giunge a quota 1.060 metri. Procedendo verso Colledimezzo, un’altra breve sosta la meritano il borgo di Montazzoli e il medievale Castello Franceschelli

Deviazioni per Mtb

Per chi fosse equipaggiato con una mountain bike (meglio se elettrica qualora il grado di preparazione atletica non fosse dei migliori) e volesse appagare ulteriormente la propria vista, la conformazione dei Monti Frentani offre molto spesso, lungo le tracce principali della Rete Ciclabile della Provincia di Chieti, anche scenografiche deviazioni su strada sterrata. È questo il caso di quella che si può imboccare al km 51 dell’itinerario “P” prendendo sulla destra la mulattiera bianca che si eleva sul versante ovest di Colle dell’Albero. In poco meno di due ripidi chilometri di salita si raggiungono i 1.150 metri d’altitudine, una quota che, unita alla posizione favorevole, concede di godere di una vista a 180 gradi sulla vallata circostante, i lontani picchi della Maiella e, addirittura, alcuni scampoli di mare.

La quercia secolare

Quest’ultimi diventano più nitidi iniziando la lenta ridiscesa verso la Big Bench #226 che segna l’ingresso nel comune di Roccaspinalveti. Una veloce picchiata verso il fondovalle, quindi, introduce a 3 chilometri di salita, prima regolare e poi molta tosta, nei boschi di Monte Sorbo dalla cui cima, con 7 chilometri di discesa e falsopiano, si raggiunge Gissi, famoso per le sue ex cave e abitazioni di gesso i cui ambienti sono stati mirabilmente ricostruiti nel Museo Storico Etnografico locale. Da qui, per entrare in connessione ancora più profondamente con il territorio, ci si può muovere alla volta del delizioso paesino di San Buono e, ammirata l’imponente quercia secolare appena al di fuori di esso, virare poi verso Furci attraverso i boschi e le strade che, negli anni dell’Unità d’Italia, hanno dato rifugio e sostentamento ai tanti briganti della zona.

Proposto da redazione

42.210401

Dato aggiuntivo
14.100274