Bike Tour Udine-Cividale del Friuli

Difficile
75.00 km
950
618mt
Friuli Venezia Giulia

Regione

Udine

Provincia

Gravel

Bici consigliata

Un itinerario perfetto per gli amanti del gravel, non a caso parte della traccia di Fvg Bike Trail, manifestazione organizzata dall'agenzia di comunicazione PM2 di Udine. Bellissimo il punto di partenza, dal centro di Udine che sembra una piccola Venezia per i palazzi punteggiati da bifore delicate e le vie come canali della Serenissima senza l'acqua della laguna. Appena fuori dal capoluogo, la campagna con i primi sentieri lontani dalle strade asfaltate, anche se qui il traffico diventa un problema solo sulle statali più frequentate,  diventano una platea silenziosa sui palchi delle montagne, dominate dal Monte Matajur, la cima più alta del Friuli orientale.

La salita di Castelmonte

Si iniziano a vedere i primi rilievi del Collio che diventeranno l'occasione per le prime salitelle. Dalla Rocca Bernarda è possibile ammirare il primo panorama che cattura la vista. Poi la geometrica disposizione delle vigne del Bosco Romagno. Da qui la discesa verso Prepotto che è il trampolino per la vera ascesa impegnativa di questa tappa, quella che porta al santuario Castelmonte. Sono 9,5 chilometri al 6% di media che portano a quota 618 metri, fatti apposta per meditare in attesa della vista salvifica di questa abbazia maestosa, che mette quasi soggezione per la sua ieratica capacità di dominare una regione dall’alto. Non è una salita con picchi particolari di difficoltà, ma non concede nemmeno particolare respiro. 

Il verde del Natisone

Castelmonte fotografa alla perfezione l’unicità del Friuli Venezia Giulia dove le alture sono terrazze sul mare, da osservare in lontananza, in un silenzio che sa di pace. Tutto intorno dominano boschi fittissimi, piacevolissimi da attraversare con la bici da gravel. Si sbocca sulle rive  del fiume Natisone, che stupisce con un verde trasparente. L'accompagnamento ideale vero l'arrivo a Cividale del Friuli, cittadina gioiello con la scenografica vista dal ponte del Diavolo, uno dei tanti monumenti che hanno reso questo centro patrimonio dell'Unesco per il suo passato da capitale longobarda.

Lo Scribano e la Gubana

Il percorso è disseminato di locali ideali per una sosta gastronomica. Ne citiamo due. A Prepotto, poco prima dell'attacco della salita di Castelmonte, merita un pranzo 'Lo Scribano', ristorante con camere e un bar. Caterina, proprietaria insieme al marito, accoglie con una cucina semplice e curatissima, che racchiude il meglio delle creazioni culinarie di confine tra Friuli e Slovenia. Basta citare una sorprendente versione di cachi sottaceto, inventata per utilizzare i frutti poco maturi, altrimenti difficili da mangiare. Una trovata che vale più di mille parole sull’approccio creativo alla ristorazione. A San Pietro al Natisone è ideale per una merenda il Gubanificio Dorbolò dove vengono prodotte ogni giorno centinaia di Gubane, un dolce davvero esplosivo nel suo mix di impasto soffice, avvolto a chiocciola, ripieno di uvetta e pinoli, con un goccio d rum a dare il piacevole tocco finale. 

(Photo credits: Stefan Nita)

Proposto da redazione