Caposele d’Irpinia-Santa Maria di Leuca
Ciclabile
Sterrato
La descrizione
Il percorso cicloturistico dell’Acquedotto Pugliese, nasce quasi per scommessa nel 2014 grazie all’intuito e alla determinazione di Regione Puglia e Acquedotto Pugliese, enti di una delle tre regioni, interessate dal passaggio di quello che è considerato il percorso cicloturistico più lungo d’Italia, di sicuro il più lungo del Sud. Il selvaggio passaggio che parte dalle fonti d’acqua di Caposele e arriva fino al Vulture e i suoi Laghi di Monticchio è anche il più difficile e ostico di tutto il percorso con i suoi 430 metri di dislivello a fronte di una lunghezza di circa 50 km. Punto più alto di tutto il percorso sono i 1088 mt di altezza massima, qualche chilometro prima dell'arrivo ai Laghi di Monticchio. Da qui ad Altamura un maxi tappone di discesa per un dislivello massimo di 700 mt, portandoci da 850 a poco meno di 140 mt. Siamo ormai prossimi al livello del mare. Si taglia la Puglia dalla Capitale del Pane alla Città Bianca di Ostuni: 100 km precisi tra dolci saliscendi. Qui inizia il «percorso ufficiale della ciclovia dell’acquedotto Pugliese» con i suoi 15 km e solo 9 metri di dislivello. Adatto veramente a tutti. Si entra nel tarantino fino alle terre del Primitivo di Manduria e delle Saline Monaci. Arrivati a Nardò si pensa già alla fine con il traguardo di Santa Marina di Leuca. Un percorso senza grandi asperità e adatto a tutti gli amanti del cicloturismo. Tra sterrati e molti tratti battuti e d’asfalto. Per poco più di sessanta chilometri.
Da non perdere
Poco dopo la partenza irpina segnaliamo Calitri, paese che ha dato i natali alla famiglia di Vinicio Capossela: ed è qui che il cantautore ha creato lo Sponz Fest, un festival di riscoperta delle culture e delle arti popolari. Lasciata la variopinta Calitri obbligatorio lambire i due specchi d’acqua vulcanici dei Laghi di Monticchio, nella regione del Vulture. Entrati in Puglia, tappa obbligatoria ad Andria, per visitare l’architettura più misteriosa, affascinante e controversa di sempre: quella di Castel del Monte. Successivamente Altamura: con il suo «Pulo» e il suo parco delle orme dei Dinosauri. Senza dimenticare «L’uomo di Altamura». Tra tarantino e brindisino resterete estasiati dalla valle D’Itria: un manto di Trulli, Masserie e tantissimo cibo per uno degli scenari più belli del Sud Italia. Tra Taranto e Lecce infine c’è la Salina Monaci, luogo in cui centinaia di migliaia di fenicotteri migratori decidono di riposarsi dal loro lungo viaggio. Si finisce con la «piana salentina» che da Nardò, straordinario esempio di cittadina barocca arriva fino a Santa Maria di Leuca, la località più a Est d’Italia, dopo il Faro di Punta Palascia.
La difficoltà
Il percorso lungo 500 km si snoda lungo le strade, di differente tipologia, che fiancheggiano il percorso che disseta la Puglia, da Caposele in Irpinia fino a Santa Maria di Leuca, Lecce. In realtà almeno fino al 2026, il tratto ciclabile ufficialmente predisposto per il cicloturismo, anche per i principianti è quello che attraversa la Valle D’Itria, da Ostuni a Ceglie Messapica, passando per Cisternino, Locorotondo e Martina Franca. Un percorso complessivo di circa 50km con un dislivello di 210 mt.
Punto turistico
Caposele
Arroccato sulle pendici dei monti Picentini, Caposele è un gioiello dell'Irpinia dove sgorgano le sorgenti del fiume Sele, creando uno spettacolo naturale di rara bellezza. Il borgo, con le sue antiche case in pietra e i caratteristici vicoli, custodisce la storia millenaria del territorio, testimoniata dalla suggestiva Chiesa Madre di San Lorenzo e dal Santuario di San Gerardo Maiella. Da non perdere una visita alle celebri sorgenti, che non solo regalano panorami mozzafiato ma rappresentano anche un'importante risorsa idrica per tutto il Sud Italia, fornendo acqua potabile a milioni di persone attraverso l'Acquedotto Pugliese.
Caposele
Arroccato sulle pendici dei monti Picentini, Caposele è un gioiello dell'Irpinia dove sgorgano le sorgenti del fiume Sele, creando uno spettacolo naturale di rara bellezza. Il borgo, con le sue antiche case in pietra e i caratteristici vicoli, custodisce la storia millenaria del territorio, testimoniata dalla suggestiva Chiesa Madre di San Lorenzo e dal Santuario di San Gerardo Maiella. Da non perdere una visita alle celebri sorgenti, che non solo regalano panorami mozzafiato ma rappresentano anche un'importante risorsa idrica per tutto il Sud Italia, fornendo acqua potabile a milioni di persone attraverso l'Acquedotto Pugliese.
Punto turistico
Altamura
Altamura, la "Leonessa di Puglia", è celebre in tutto il mondo per il suo pane DOP dalla crosta dorata e croccante, prodotto ancora oggi secondo antiche ricette in forni secolari. La città incanta i visitatori con il suo centro storico medievale, dove spicca la maestosa Cattedrale federiciana, uno dei più importanti esempi di romanico pugliese, mentre le caratteristiche "claustri" (cortili) raccontano storie di vita quotidiana che si perdono nel tempo. Un particolare richiamo per gli appassionati di paleontologia è l'"Uomo di Altamura", uno scheletro completo di Neanderthal ritrovato nella grotta di Lamalunga.
Altamura
Altamura, la "Leonessa di Puglia", è celebre in tutto il mondo per il suo pane DOP dalla crosta dorata e croccante, prodotto ancora oggi secondo antiche ricette in forni secolari. La città incanta i visitatori con il suo centro storico medievale, dove spicca la maestosa Cattedrale federiciana, uno dei più importanti esempi di romanico pugliese, mentre le caratteristiche "claustri" (cortili) raccontano storie di vita quotidiana che si perdono nel tempo. Un particolare richiamo per gli appassionati di paleontologia è l'"Uomo di Altamura", uno scheletro completo di Neanderthal ritrovato nella grotta di Lamalunga.
Punto turistico
Salina dei monaci
Le Saline dei Monaci, un'oasi di pace incastonata lungo la costa di Torre Colimena nel Salento, rappresentano un affascinante esempio di archeologia industriale dove ancora oggi si produce il pregiato "oro bianco" con metodi tradizionali. Questo specchio d'acqua rosa, colorato dalla presenza di particolari alghe e microorganismi, offre uno spettacolo unico al tramonto ed è diventato rifugio prediletto per numerose specie di uccelli migratori, tra cui gli eleganti fenicotteri rosa. Il bacino salino, circondato da una rigogliosa vegetazione mediterranea e antiche costruzioni in pietra, testimonia l'antica arte della raccolta del sale praticata sin dall'epoca romana.
Salina dei monaci
Le Saline dei Monaci, un'oasi di pace incastonata lungo la costa di Torre Colimena nel Salento, rappresentano un affascinante esempio di archeologia industriale dove ancora oggi si produce il pregiato "oro bianco" con metodi tradizionali. Questo specchio d'acqua rosa, colorato dalla presenza di particolari alghe e microorganismi, offre uno spettacolo unico al tramonto ed è diventato rifugio prediletto per numerose specie di uccelli migratori, tra cui gli eleganti fenicotteri rosa. Il bacino salino, circondato da una rigogliosa vegetazione mediterranea e antiche costruzioni in pietra, testimonia l'antica arte della raccolta del sale praticata sin dall'epoca romana.
Punto turistico
Santa Maria di Leuca
Santa Maria di Leuca, suggestivo promontorio conosciuto come "finibus terrae" dove si incontrano le acque dello Ionio e dell'Adriatico, è dominata dall'iconico faro e dal maestoso Santuario dedicato alla Madonna De Finibus Terrae, punto di riferimento per pellegrini e marinai da secoli. Le sue coste, punteggiate da grotte marine dai colori cangianti e antiche ville ottocentesche in stile eclettico che si affacciano sul mare, raccontano storie di nobili famiglie e di antica marineria. Il lungomare, con la sua monumentale cascata-scalinata voluta da Mussolini e il porto turistico, offre uno dei panorami più suggestivi del Salento, specialmente al tramonto quando il sole sembra tuffarsi nel punto esatto in cui i due mari si fondono.
Santa Maria di Leuca
Santa Maria di Leuca, suggestivo promontorio conosciuto come "finibus terrae" dove si incontrano le acque dello Ionio e dell'Adriatico, è dominata dall'iconico faro e dal maestoso Santuario dedicato alla Madonna De Finibus Terrae, punto di riferimento per pellegrini e marinai da secoli. Le sue coste, punteggiate da grotte marine dai colori cangianti e antiche ville ottocentesche in stile eclettico che si affacciano sul mare, raccontano storie di nobili famiglie e di antica marineria. Il lungomare, con la sua monumentale cascata-scalinata voluta da Mussolini e il porto turistico, offre uno dei panorami più suggestivi del Salento, specialmente al tramonto quando il sole sembra tuffarsi nel punto esatto in cui i due mari si fondono.