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Gavia

Redazione

Giochi 2026, due ruote a cinque cerchi

Ecco alcuni estratti dell’approfondimento sugli itinerari ciclistici più belli delle zone che tra un anno esatto ospiteranno le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, pubblicata all'interno del numero 19 del magazine Bike, che si può scaricare gratuitamente a questo link https://bikechannel.it/newsletter.

Manca un anno ai XXV Giochi Olimpici invernali e alle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 [...]: tre regioni e sei province coinvolte per un viaggio attraverso i territori olimpici che qui proponiamo a due ruote. Un viaggio che non può non partire da Milano, sede della cerimonia di apertura, che si terrà il 6 febbraio 2026 a San Siro, e di diverse gare indoor del ghiaccio, come pattinaggio di figura, pattinaggio velocità, short track e i tornei di hockey. Capitale della moda e del design, è tra le più grandi città europee dove ci si muove con la bicicletta. Stando a dati del 2022 forniti dal Comune, l’11% della rete stradale urbana è interessata da itinerari ciclabili: 312 km tra strade dedicate alle ruote, in segnaletica e in condivisione.

Dal capoluogo si sale in alta Valtellina. Bormio, che ospiterà le gare di sci alpino maschile sulla mitica Pista Stelvio (teatro dei mondiali 1985 e 2005), offre percorsi per le due ruote in tutte le stagioni dell’anno. A partire dai tre grandi passi, Gavia, Mortirolo e Stelvio, la cui strada festeggia nel 2025 i 200 anni di costruzione, ma non solo. Come racconta Veronica Mazzola, direttrice marketing della Società Multiservizi Alta Valle, “stiamo spingendo sulle cosiddette ‘salite non convenzionali’, meno conosciute ma altrettanto belle e poco trafficate, vissute come collaterali a quelle più famose. Tra le tante, i laghi di Cancano, Forte di Oga e Bormio 2000. Completano l’offerta e vengono valorizzate attraverso l’iniziativa dell’Enjoy Stelvio Valtellina, che permette di fare le scalate con le strade chiuse al traffico motorizzato nei mesi estivi”. Per il ciclismo più soft il sentiero Valtellina è una pista ciclabile che collega Bormio a Colico, sul lago di Como, lungo 114 km che costeggiano il fiume Adda. Nel Parco Nazionale dello Stelvio ci sono opportunità anche per l’off-road: dal downhill del Bike Park a Bormio 2000 ai sentieri di Mtb vicino agli impianti di risalita fino al Gravel, su cui Bormio sta spingendo: “Il nostro territorio può essere vissuto in maniera particolare anche dagli amanti di questa disciplina – continua Mazzola – non è un gravel normale ma alpino, con dislivelli importanti. Ci sono alcuni itinerari come il ‘quarto Stelvio’, una strada che porta da Bormio allo Stelvio tutta sterrata e percorribile con la bici da gravel, che rappresenta la durezza dello Stelvio all’ennesima potenza”.

[...] Verso est si va in Trentino, che sarà protagonista a Milano-Cortina con la Val di Fiemme, patria degli sport nordici. Tesero e Predazzo metteranno in palio le medaglie olimpiche di sci di fondo, combinata nordica e salto con gli sci, dopo aver ospitato i mondiali nel 1991, 2003 e 2013. Sci di fondo che in estate diventa ski roll e ciclismo, soprattutto con la “Green road delle Dolomiti”. Si tratta di un percorso di 58 km quasi tutto in asfalto sul percorso della vecchia ferrovia Ora-Predazzo, che collega le valli di Fiemme e Fassa. Una strada che ha tutti i servizi bike friendly, sia al centro del Fondo di Lago di Tesero, che a Predazzo, sede dei trampolini olimpici: bicigrill, noleggio e assistenza bici più la possibilità di tornare indietro attraverso la navetta Bike Express. 

[...] Cortina d’Ampezzo, dopo l’edizione a cinque cerchi del 1956 vedrà assegnare le medaglie dello sci femminile, del curling e delle specialità del budello più la cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi. Arrivo di tappa del Giro più volte, la regina delle Dolomiti ha itinerari per tutti. Per gli amanti della fatica si possono raggiungere le più famose salite dolomitiche, dalle Tre Cime al Passo Tre Croci, Falzarego, Valparola e il Giau. Non mancano i percorsi alternativi, con downhill, freeride, skill park e Bike Park [...].

(Photo credits: Markus Greber)